Coronavirus

Mascherine obbligatorie: Ffp2 fino a metà giugno in scuole, cinema e treni

Il governo: "Ultimo sacrificio , estate senza restrizioni". Stop ai dispositivi in bar, ristoranti e negozi, a lavoro e a messa "fortemente consigliati". Viaggi, basta formulari

Mascherine obbligatorie: Ffp2 fino a metà giugno in scuole, cinema e treni

Con l'addio al green pass, da lunedì faremo un altro passo avanti verso la normalità. Ma siamo ancora lontani dal concetto di «liberi tutti». Nell'ultima ordinanza il Governo si mostra cauto e intende procedere per piccoli passi. Cade infatti l'obbligo di indossare le mascherine in ristoranti, supermercati e negozi ma le eccezioni sono tante e pesanti. Con una promessa: «Tra giugno e luglio saremo tutti senza» è sicuro il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. La proroga dell'obbligo al chiuso è stata prevista dall'emendamento all'ultimo decreto Covid di marzo approvato ieri in Commissione alla Camera. E il ministro dalla Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza.

CINEMA, TEATRI E BUS

Le mascherine Ffp2 resteranno obbligatorie, fino al 15 giugno, nel trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, nei cinema, nei teatri, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo e per tutti gli eventi e competizioni sportive al chiuso. Obbligo anche per lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sanitarie, socio sanitarie e socio assistenziali, incluse le Rsa. In tutti gli altri luoghi di lavoro - senza distinzione tra pubblico e privato - la mascherina sarà, solo fortemente raccomandata, così come in chiesa per la messa. Di fatto, spetterà alla singola azienda decidere quale regola seguire. «Decidiamo di tenere fino al 15 giugno un elemento di precauzione e cautela. L'ordinanza che farà da ponte fino all'approvazione del decreto» spiega il ministro Roberto Speranza. Gli esercenti dello spettacolo protestano: «È inaccettabile che sia ancora lo spettacolo l'unico a pagare una pesante e ormai non più sostenibile né comprensibile penalizzazione in materia di protocollo Covid» commenta una nota dell'associazione Anec.

LE SCUOLE

Agli studenti viene chiesto un ultimo sforzo: mascherine in aula fino alla fine dell'anno scolastico. Una decisione che sta stretta a chi sta dietro i banchi. Tanto che già nei giorni scorsi la Rete nazionale scuola ha spronato i ragazzi a imbustare una mascherina e spedirla al ministero. Come a dire: non ce la facciamo più.

LE DISCOTECHE

Obbligo di mascherina anche nei locali di intrattenimento al chiuso fino alla metà di giugno. Ma sono le parole del sottosegretario Andrea Costa a far capire quanto sia impossibile andare oltre con l'obbligo: «Nel momento in cui abbiamo deciso di riaprire le discoteche, dobbiamo esser consapevoli che, se si balla, non si può indossare la mascherina. Mentre dove non si balla si può continuare ad utilizzare le mascherine, e di fatto è già così».

GLI OSPEDALI

Nelle corsie degli ospedali non cambierà nulla rispetto ad ora. Sia i pazienti sia il personale sanitario continueranno a proteggersi il volto. Fondamentale infatti è tutelare la salute dei più esposti al virus: gli anziani e i fragili.

Quanto al green pass, in ospedale si continuerà a mantenere l'obbligo di vaccinazione fino a fine anno e, per coloro che non lo rispettano, non ci sarà la possibilità di essere reintegrati sul posto di lavoro. Mentre «per tutto il resto, dal primo maggio il green pass non sarà più richiesto. È il vero elemento di cambiamento, il segno tangibile - ha commentato Costa - di una fase nuova». «Mascherine o non mascherine, è davvero solo questo il problema? C'è qualcuno che sta pensando a come riorganizzare gli ospedali in vista della nuova ondata di Covid che molto probabilmente tornerà a colpirci in autunno?» sollecita Guido Quici, presidente del sindacato dei medici Federazione Cimo.

I VIAGGI

Nell'ordinanza firmata dal ministro Speranza sono incluse le disposizioni per gli arrivi dai Paesi esteri. La novità riguarda il «passenger locator form» che dal 1 maggio non sarà più necessario.

I NUMERI

La fondazione Gimbe è cauta e da giorni sostiene la necessità dell'obbligo di mascherine al chiuso. «La circolazione del virus è molto elevata». I contagi di ieri sono stati 69.

204 e i decessi 131. ma i ricoveri sono in calo

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