Politica

Quella "massaia" della Raggi che ama fingersi perseguitata

La Raggi è una di noi, è come noi: senza competenze specifiche per amministrare una grande città

Quella "massaia" della Raggi che ama fingersi perseguitata

Virginia Raggi è una di noi, è come noi, senza competenze specifiche per amministrare una grande città, senza esperienze politiche precedenti da cui attingere idee e conoscenze. Quando si esprime e racconta i suoi progetti, lo fa come una massaia qualsiasi, e infatti si fa riprendere mentre fa le pulizie, va alla posta e al supermercato. Non si fida dei giornalisti, li riprende con il cellulare e li insulta su facebook, come farebbe qualsiasi internauta. Esprime concetti elementari: Roma è nostra, dei cittadini che finalmente sono nelle istituzioni, che vogliono l'onestà contro la corruzione, la pulizia, gli asili nidi e trasporti efficienti. Sorge spontanea una domanda: quali abilità e competenze avrebbe la Raggi per attuare questo programma? Nessuna. Eppure i romani l'hanno scelta esattamente per prerogative che ne sanciscono l'inadeguatezza. Nell'ultimo mese tre persone, ma sono decine ogni anno, sono morte per aver rifiutato le terapie della medicina tradizionale, a favore di trattamenti alternativi ascientifici. Una donna di 34 anni ha pensato di poter sconfiggere un tumore con impacchi di ricotta e ortiche al posto della chemioterapia. Ad ascoltare le farneticazioni dell'attrice Eleonora Brigliadori ad una riunione dei seguaci della nuova medicina germanica c'erano 900 persone. Secondo le teorie di Hamer, arrestato e condannato per abuso della professione medica, non sarebbe il fumo una delle cause principali del cancro al polmone, ma l'arcaica paura di morire o possibili conflitti familiari, superati i quali si guarirebbe. Il politico che possiede le competenze e il medico che usa la cura migliore allo stato dell'arte, dotati di una cultura specifica e superiore sono da rifuggire perché diversi da noi, poco importa se a disposizione della collettività. I Cinque Stelle e i ciarlatani che vendono falsi miracoli, che si spacciano per la nuova salvezza, trovano un fertile brodo di coltura nel web. Fingono di essere perseguitati dal sistema, dalla politica e dalle multinazionali, che per convenienza economica vorrebbero conservare lo status quo, mentre loro avrebbero la capacità di risolvere ogni problema, di guarire da ogni malattia. Urlano al complotto stimolando le paranoie di chi li ascolta.

I temi che propongono hanno sempre un carattere persecutorio, stimolano la sospettosità, la sfiducia e la paura dell'altro, che diventa una fonte di minaccia per sé, perché responsabile di una pericolosa congiura.

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