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Massoneria, M5S: "Deputati 'avvicinati' per fermare ddl"

I pentastellati chiedono l'approvazione del ddl che prevede per i deputati regionali siciliani la dichiarazione di appartenenza alla massoneria. "I massoni si sono mossi"

Massoneria, M5S: "Deputati 'avvicinati' per fermare ddl"

"Dichiarare la propria appartenenza alla massoneria non vuol dire fare liste di proscrizione. Sia chiaro. Si tratta di trasparenza". Lo ha dichiarato il leader del M5S in Sicilia, Giancarlo Cancelleri. I pentastellati chiedono l'approvazione del ddl voluto da Claudio Fava che prevede per i deputati regionali siciliani la dichiarazione di appartenenza alla massoneria.

Cancelleri ha fatto anche sapere che "qualche deputato è stato persino avvicinato da qualcuno per non fare approvare questa legge. Negli ambienti massoni si sono mossi. Non c'è nulla di incostituzionale, come vuole dire qualcuno. E non c'entra neppure la privacy perché se vieni eletto sei un personaggio pubblico".

I pentastellati hanno denunciato "l'atteggiamento inqualificabile ieri in Aula, dove si è cercato di affossare il disegno di legge della commissione regionale antimafia sull'obbligo di dichiarare l'appartenenza alle logge massoniche", ha dichiarato il deputato Antonio De Luca del M5s. Al centro delle polemiche l'atteggiamento di alcuni esponenti della maggioranza verso il ddl approvato all'unanimità dalla commissione.

I parlamentari pentastellati hanno presentato 20 dichiarazioni dove ciascun deputato afferma di non appartenere ad alcuna loggia o associazione similare.

"Il M5s per scelta non candida massoni nelle sue liste, e quando è capitato di aver scoperto che qualcuno ha mentito, è stato messo fuori", ha dichiarato Cancellieri facendo riferimento a Catello Vitiello, deputato campano eletto alle politiche, espulso dal Movimento e ora nel gruppo misto.

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