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Maturità, ministro Bussetti: "Dal 2019 niente tesina". Tutte le novità dell'Esame di Stato

Il Ministero dell’Istruzione dá il via agli interventi di modifica dell’Esame di Stato previsti per il 2019

Maturità, ministro Bussetti: "Dal 2019 niente tesina". Tutte le novità dell'Esame di Stato

Il ministro dell’istruzione Marco Bussetti ha annunciato cha dal 2019 la tesina verrá abolita per tutti gli studenti che si apprestano a sostenere l’esame di maturitá. Ma non solo, dal prossimo anno l’Esame di Stato subirá delle modifiche notevoli rispetto agli anni passati. Al posto della tesina su un tema a scelta, lo studente dovrá affrontare un colloquio orale che spazierá su diversi argomenti. Per il Ministro Bussetti il colloquio dovrá mirare ad evidenziare l’esperienza scolastica del maturando e le competenze acquisite nel corso dei cinque anni di istruzione superiore.

Il nuovo esame di maturitá entrerá in viogore giá dal 19 giugno 2019, in concomitanza con la prima prova scritta di italiano. La terza prova verrá definitivamente abolita. I criteri di ammissione all’Esame di Stato cambieranno a loro volta: per essere ammesso alla maturitá, allo studente basterá avere la media del sei e non sará piú necessario acquisire la sufficienza in tutte le materie previste dal piano di studi. Il giudizio finale resterá in centesi ma con la riduzione delle prove scritte da tre a due, per ciascuna prova verrá prevista l’assegnazione di un massimo di 20 punti.

Altra grande novitá prevista per il 2019 é l’introduzione di un test Invalsi di quinta superiore. La prova Invalsi non conterá né per l’ammissione all’Esame di Stato né fará media per il voto di maturitá, ma avrá come obiettivo quello di testare le competenze dei maturandi nelle seguenti materie: italiano, matematica e inglese. Il test di lingua valuterá le competenze dello studente nell’ascolto, nella comprensione di un testo e nell’uso orale della lingua e della grammatica inglese.

La composizione delle commissioni della maturitá 2019 invece non subirá alcun cambiamento.

Ciascuna commissione resterá quindi formata da tre commissari interni, tre esterni e un presidente di commissione, anch’esso esterno.

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