Cronache

Medie, un carico di 27 libri (e si impara a fare gol di testa)

Due testi per ginnastica, con lezioni di calcio. E poi i titoli: "La scala dei sogni" e "Allegro vivo". Ma che materie sono?

Medie, un carico di 27 libri (e si impara a fare gol di testa)

Attenzione genitori. Se ancora non siete andati a ritirare i libri di scuola dei vostri figli, preparatevi a sollevare un peso da competizione olimpica. Presentatevi in cartoleria con automobile capiente al fine di evitare, per quanto possibile, dolorosi strappi alla schiena. Gli studenti appena iscritti alle scuole secondarie di primo grado (le vecchie medie) sono pronti ad affrontare il triennio muniti di un'intera biblioteca: 27 libri per 13 materie per un totale di circa 300 euro. Dotazione di base, più o meno simile in molti istituti, nella quale non sono inclusi vocabolari.

Chi ha superato la quarantina ricorderà di aver riempito cartelle spartane. I tempi sono cambiati e i volumi si sono moltiplicati. I libri sono ben fatti, ottimamente impaginati, di facile leggibilità rispetto al passato. Ogni volume, si legge sulla quarta di copertina, rispetta i limiti di peso suggeriti dall'Associazione Italiana Editori. Speriamo però che i ragazzini non ne debbano trasportare sei o sette al giorno. Gli autori, quelli bravi, riescono nell'impresa titanica di tenere assieme l'essenziale con la fuffa imposta dalle odierne concezioni della didattica. Accanto quindi a date, regole e operazioni fioccano percorsi alternativi, sviluppo delle competenze ed esercizi di realtà, qualunque cosa significhi questa espressione. Unico neo: i titoli fantasiosi (La scala dei sogni, Allegro vivo, Punto per punto) non sempre aiutano a capire quale sia la materia trattata. Certo, forse due volumi di educazione fisica sembrano eccessivi, soprattutto quelle pagine in cui si spiega come si realizza un colpo di testa nel gioco del calcio: pare che si debba saltare (ma non è indispensabile) e colpire la palla con la testa, indirizzandola dove meglio si crede. Nozioni che si apprendono al parchetto vicino a casa. Ma va anche detto che alcuni di questi libri (pochi) accompagneranno i nostri figli per tre anni. Infatti non è questo che colpisce.

Da anni, le cose vanno in questo modo. Eppure il peso del sapere stride con i messaggi lanciati dalla politica. Quella montagna di libri sembra voler colmare il vuoto lasciato dal declino inarrestabile della scuola. Senza toccare il nodo dei programmi, tra le ultime proposte si segnalano la riduzione a quattro anni delle superiori, per ora in via sperimentale; e l'abolizione di fatto delle bocciature proprio alle medie, dove sarà sufficiente il parere favorevole di un professore per mandare avanti, nonostante il giudizio contrario degli altri colleghi, l'alunno dal rendimento insufficiente. Quest'ultimo provvedimento, in particolare, ha fatto molto discutere. Secondo i detrattori, la scuola lancia così un messaggio diseducativo. La promozione «per tutti» annulla la differenza tra migliori e peggiori, rinunciando così a insegnare il principio del merito (e anche quello correlato dell'impegno necessario per conseguire un risultato). Si «incoraggia» a fare meno, insomma.

Ma con più libri.

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