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"Melania è nata per fare la regina"

Le amiche slovene lodano la naturale eleganza dell'ex modella

"Melania è nata per fare la regina"

«Si è preparata tutta la vita per la sua scalata e ci è riuscita. Adesso è la prima donna al mondo. Sono contenta per lei, un po' meno per la vittoria del marito Donald», spiega Nena Bedek, al telefono con il Giornale. Amica del cuore di Melania Trump da bambina fino ai vent'anni, quando studiava architettura a Lubiana con la futura first lady.

Melania Knavs, 46 anni, ha spiccato il volo verso il mondo da Sevnica, un puntino sulla mappa della Slovenia a due ore di macchina dall'Italia, alle passerelle della moda di Milano, Parigi e New York fino alla Casa Bianca. Non è solo la prima first lady di origini straniere in quasi due secoli di storia americana, ma la prima ad essere nata e cresciuta fino alla maggiore età in un Paese comunista, come l'ex Jugoslavia del maresciallo Tito. Le amiche di Sevnica ricordano le gite scolastiche sulla costa istriana con tanto di bandiera nazionale e stella rossa. Oppure le lacrime al passaggio del feretro di Tito nella stazione di Sevnica.

Diana Kosar si dice «orgogliosa e felice» per la sua amica d'infanzia. E aggiunge: «Sarà una splendida first lady. Ho sempre pensato che sia nata per questo ruolo. L'unico dispiacere è che non ci rivedremo tanto presto per prendere un caffè assieme». A 7 anni sfilò con Melania sulla prima passerella a Belgrado davanti ai papaveri comunisti per una linea di abiti per bambini della fabbrica di Sevnica. Bedek si scambiava con Melania messaggi segreti con le corde della biancheria dei casermoni socialisti dove vivevano ai tempi della Jugoslavia. E ricorda: «Ascoltavamo Ramazzotti e Boy George, ma a scuola, negli anni dell'adolescenza Melania era introversa, chiusa. Fin da piccola aspirava e si preparava a conquistare il mondo».

Melania ha sempre avuto un legame particolare con il padre Viktor, iscritto al partito comunista, che tutti descrivono come irascibile e scontroso. Al crollo della Jugoslavia si è fatto i soldi con i ricambi di automobili e ha acquistato una villetta su due piani, con la cassetta della posta in stile americano, nella frazione di Ribniki, la «Beverly Hills» di Sevnica. «È incredibile quanto il padre assomigli a suo marito Donald, il presidente» sottolinea un'altra amica, Mirjana Jelancic, che vorrebbe organizzare una mostra su Melania nella scuola di Sevnica dove frequentava la III A.

Il grande salto verso le passerelle inizia con un concorso di bellezza a Portorose, città costiera slovena di terme e casinò. Poi lo sbarco a Milano dove conosce Paolo Zampolli, che lavora nella moda. A fine anni Novanta a New York sarà lui a presentare Melania a Donald Trump allora sposato in seconde nozze. La modella arrivata dalla Slovenia è sicuramente l'unica first lady che ha posato nuda e distesa su una pelliccia d'orso per la copertina della rivista GQ. Trump la sposa nel 2005 con un matrimonio hollywoodiano. Melania indossava un abito di Dior valutato attorno ai 200mila dollari.

Fra gli invitati, ironia della sorte, c'era anche Hillary Clinton.

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