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Meno immigrati e commercio Ecco il libro bianco della Brexit

Meno immigrati e commercio Ecco il libro bianco della Brexit

Londra Fuori dall'Europa «i nostri giorni migliori devono ancora venire». È soddisfatto e ottimista David Davis, ministro britannico per la Brexit, il giorno dopo il via libera dato dal Parlamento al governo perché dia l'inizio alle consultazioni formali per uscire dall'Europa. E ieri, lo stesso Davis ha diffuso il documento ufficiale contenente i 12 punti che l'esecutivo intende seguire per raggiungere l'accordo finale.

Un libro bianco che delinea gli obiettivi fondamentali per un'uscita soddisfacente dall'Unione, in grado di mantenere dei rapporti non conflittuali con gli altri Paesi europei, senza tradire nel contempo il voto referendario del 23 giugno. Tra i punti più significativi delle 77 pagine del documento preposto a ridisegnare le nuove relazioni tra Regno Unito e Ue figurano: il controllo dell'immigrazione, in particolare sul numero di cittadini comunitari che verranno nel Regno Unito; le garanzie dei diritti dei cittadini comunitari già nel Regno Unito e dei britannici nell'Unione Europea, il cui status dovrebbe rimanere immutato; la garanzia del libero commercio con i mercati europei. Verrà cercato un nuovo accordo di libero scambio di ampia portata, ambizioso e coraggioso ed anche un nuovo accordo doganale reciprocamente vantaggioso; la protezione degli storici legami con l'Irlanda e il mantenimento della Common Travel Aerea. Infine, non meno importante è la protezione della sovranità nazionale. La rapida presentazione del libro bianco non ha tuttavia messo a tacere le polemiche. I laburisti - che sul voto di mercoledì si sono divisi creando qualche problema al loro leader Corbyn - hanno dichiarato che il libro bianco «non dice nulla» e che è stato presentato troppo tardi. Effettivamente i dodici punti rimangono ancora molto generici e non sono stati pochi i giornali a far notare alcuni eclatanti errori presenti nella stesura definitiva che fanno riflettere sulla cura con cui il documento è stato scritto. É poco chiaro anche il punto sull'unione doganale. Mentre il ministro Davis sostiene che il Regno Unito lascerà l'attuale unione doganale, il libro bianco appare molto più ambiguo. Neppure il controllo dell'immigrazione, cavallo di battaglia del primo ministro May, sarà immediato dopo la Brexit.

Il libro bianco infatti non dice che verrà ridotto il numero delle persone che entreranno nel Paese, mentre afferma che sarà necessario un «periodo di transizione» che potrebbe finire per ritardare anche di molto il processo di controllo dei confini.

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