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Mentana lancia un quotidiano web

Il giornalista: voglio dare una chance ai giovani, tutto a spese mie

Mentana lancia un quotidiano web

L'idea è semplice e suggestiva: aprire il portafoglio e far nascere un quotidiano digitale in cui trovino lavoro e adrenalina giovani giornalisti oggi in attesa di una qualche occasione. Enrico Mentana ci prova: altri uomini di successo ad un certo punto hanno sentito il bisogno di restituire quel che la fortuna e il talento gli avevano regalato. Ma qui c'è qualcosa di più: il celebre giornalista passa dalle parole ai fatti, sperando di poter dare il proprio contributo ai ragazzi bloccati dalla crisi sempre più devastante dell'editoria.

«La scintilla - spiega al Giornale - è scoccata ieri mattina: noi che abbiamo cinquanta o sessant'anni, restiamo saldamente ancorati alle nostre poltrone ben retribuite e ai nostri contratti blindati, ma cosi fermiamo sulla porta le nuove generazioni che vorrebbero avere la loro chance e invece restano in panchina». Nel limbo di un'attesa mortificante che può durare anni e anni. Le ragioni di questo declino Mentana le spiega in un lungo scritto affidato alle vele di Facebook: «Crisi della stampa tradizionale, crollo della pubblicità, abbattimento dei profitti». Il mestiere di giornalista, soprattutto nei quotidiani e nei periodici, attraversa una fase nerissima. Fra chiusure. Tagli. Ridimensionamenti. Il problema è che scarseggiano le soluzioni innovative, i tentativi di invertire il trend e risalire la corrente per provare a riafferrare quel pubblico sempre più distratto o, peggio, volatilizzato.

Si va avanti una sforbiciata dopo l'altra, in un clima di rassegnazione collettiva. Ecco dunque che il direttore del Tg La7 dà la scossa mettendosi in gioco: «È giunto per me il momento di fare qualcosa di tangibile; far nascere un quotidiano digitale realizzato solo da giovani regolarmente contrattualizzati, magari con la tutela di qualche vecchio a titolo amatoriale (ribaltando la logica dello stage) che possa riaprire il mercato della scrittura e della lettura giornalistica per le nuove generazioni. Di mio - aggiunge Mentana - ci metterò una parte del finanziamento e il contributo quotidiano di scritti che fino ad oggi ho postato su Facebook».

Siamo solo agli inizi di un'avventura entusiasmante e a suo modo pionieristica. Suggestioni da mettere insieme per trasformare il sogno in realtà e far salpare il vascello. «Non ci sono retroscena inediti - spiega Mentana -, non ci sono sponsor né mecenati, i numeri del progetto sono tutti da calibrare e non ho nemmeno un nome, ma quello è l'ultimo problema».

Il primo step dovrebbe essere un colloquio con l'Ordine dei giornalisti e la Fnsi, Federazione nazionale Stampa Italiana: «Chiederò loro quali possano essere le griglie normative e contributive più corrette e solo allora penserò a come avviare il reclutamento». Con una promessa: «Se, come inevitabile all'inizio, il giornale sarà in passivo, ci penserò io.

Se, come spero, diventerà profittevole, tutto l'attivo sarà usato per nuove assunzioni e collaborazioni».

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