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La metafora di Bersani: "Trump come una mucca in corridoio"

L'ex segretario del Pd commenta la vittoria del candidato repubblicano con una metafora oscura: "È come una mucca nel corridoio che bussa alla porta"

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La passione di Pierluigi Bersani per le metafore di carattere casalingo era nota da tempo. Ma questa volta commentando la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane, l'ex segretario del Pd si è davvero superato.

Secondo l'esponente della minoranza dem il ritorno dei repubblicani alla Casa Bianca equivale a una "mucca nel corridoio che bussa alla porta". Avete letto bene: una mucca nel corridoio che bussa alla porta.

Questa l'arzigogolata spiegazione fornita da Bersani sulla propria pagina Facebook: "Il voto americano parla anche di noi. Nel mondo ripiega la globalizzazione. Si affacciano protezionismi e pensieri aggressivi verso le persone e le merci di fuori. Gli establishment interpretano la fase precedente, in via di superamento. Ovunque, anche in Europa, c'è una nuova destra in formazione. Non è una destra liberista, è una destra della protezione."

"Se vogliamo impedire che vinca ovunque - prosegue Bersani - dobbiamo attrezzare una sinistra larga che abbandoni le retoriche blairiane delle opportunità, delle flessibilità, delle eccellenze e scelga la strada della protezione sulla base dei propri valori di uguaglianza. Mettendo tutti e due i piedi fuori dagli establishment e dentro le periferie sociali, rilanciando i diritti del lavoro e le battaglie di uguaglianza, difendendo i principi di base del welfare universalistico secondo i quali davanti a bisogni fondamentali non ci può essere né povero né ricco. Non c'è da perdere tempo. Per dirla in bersanese: la mucca nel corridoio sta bussando alla porta."

Chissà quale animale avrebbe tirato fuori dal cilindro se a vincere fosse stata la Clinton.

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