Politica

Metamorfosi a 5 stelle. In politica da ribelli ora tutte all'ultima moda

Il salto di status sociale delle parlamentari grilline è evidente. Frutto anche da un aumento esponenziale del loro reddito

Paola Taverna, Dalila Nesci e Roberta Lombardi. Prima e dopo la cura parlamentare
Paola Taverna, Dalila Nesci e Roberta Lombardi. Prima e dopo la cura parlamentare

Roma - Far parte della famigerata Casta Parlamentare è indubbiamente un grave sacrificio per chi, come deputati e senatori grillini, si era prefisso lo storico compito di abbatterla.

Ma è un sacrificio che ha le sue dolci ricompense, come hanno ben presto scoperto i nostri eroi: basti pensare al volto più noto del grillismo rampante, l'azzimato Luigi Di Maio che da eterno studente fuoricorso coi soldi di papi si è trovato sbalzato a vice presidente della Camera, con ufficio mega-galattico al piano nobile di Montecitorio, commessi a disposizione e vestitini cuciti su misura da un sarto, come ha confessato lui stesso.

Ma il salto di status sociale è ancor più visibile nella fauna femminile dei Cinque Stelle. Approdate nel 2013 con l'irruenza e il look di un esercito di squatter, pronte a trasformare il Palazzo in un centro sociale, le parlamentari grilline sono quelle che hanno subito la più vertiginosa trasformazione, a cominciare dall'aspetto. D'altronde basta dare un'occhiata ai loro redditi per capire cosa è cambiato, e quanto conti poter investire denaro in coiffeur di grido, boutique di tendenza, centri estetici all'avanguardia. Molte parlamentari (e lo stesso vale per gli uomini) sono passate in due anni da reddito zero a uno (dichiarato, perché diarie e rimborsi sono fuori) che oscilla tra i 70 e i 100mila euro.

Qualche esempio? La rumorosa Paola Taverna, da receptionist in un laboratorio di analisi, nel 2013 dichiarava 12.800 euro, più qualche reddito da immobili. Ora ne dichiara 88mila: si capisce che possa spendere in stiraggio della chioma ribelle, gioiellini bon ton e giacche sciancrate. Ama capi e borse firmati, la senatrice, e secondo un gossip interno al gruppo M5S ci sarebbe stata anche la storia di uno scontrino per un paio di scarpe chic finito nelle spese di rappresentanza. Malignità, sicuramente false. La deputata Tatiana Basilio, divenuta celebre con la sua appassionata battaglia per la salvaguardia delle sirene (convinta che ci sia un complotto per nasconderne l'esistenza e farle estinguere), alle soglie dei 40 anni non aveva redditi dichiarati. Ora è balzata a 98mila euro, e ha potuto togliersi vari sfizi: non solo una ruggente Chevrolet Camaro SS, auto sportiva da 40-50mila euro, ma anche abitini optical, jeans griffati e stiletto vertiginose.

Per diverse parlamentari, la possibilità di investire ha favorito una vera e propria trasformazione estetica: ricordate la Roberta Lombardi del 2013, la prima capogruppo (i grillini cambiano i capogruppo come o forse più dei calzini) della legislatura, protagonista con Vito Crimi del desolante faccia a faccia con Bersani? Capello dritto e sbiadito, faccia slavata, vestiti informi: sembrava l'istitutrice cattiva del ridanciano Crimi. Ora, con un nuovo guardaroba e dopo l'intervento di parrucchiere, colorista, estetista non la riconoscereste. D'altronde il suo reddito da 22mila euro è salito a 83mila, e se lo può permettere. La militante no Tav Laura Castelli è passata da occhiali e sciarpone etniche a un carrè ben pettinato, vestitini bon ton e occhi truccati. La calabrese a reddito zero Dalila Nesci oggi, dall'alto dei suoi 80mila euro sfoggia un raffinato taglio asimmetrico con colore a effetto shatush e sopracciglia ben ridisegnate.

Barbara Lezzi (nota per aver assunto come portaborse la figlia del compagno) è passata da capelli incolti color topo a un biondo grano sapientemente mechato, con camicette nude-look , ciglia da cerbiatta e trucco luminoso sempre pronto per la tv. L'odiata tv ha un notevole peso nell'evoluzione della specie a Cinque stelle: ora c'è la gara a farsi invitare e a bucare lo schermo grazie al make up più smagliante, all'abbigliamento più trendy , al gioiello più fashion . In lizza c'è sicuramente Carla Ruocco, che ama portare collari fetish , sete dai colori vividi, orecchini vistosi, scollature e gonne corte. Alle amiche confida che nella Commissione Finanze, di cui fa parte, è molto corteggiata, «soprattutto dai colleghi di Forza Italia».

E son soddisfazioni.

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