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Mezzo secolo di Ralph Lauren Sfilata spettacolare a Central Park

In passerella 170 modelli e, dopo, una festa per 500 invitati eccellenti

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New York Il più lungo applauso mai tributato a una sfilata dura otto minuti. A spellarsi le mani con entusiasmo e commozione sono 500 ospiti in abito da sera tra cui innumerevoli vip ma anche 170 tra modelli e modelle d'ogni razza ed età. Ralph Lauren avanza a fatica tra la folla per raggiungere Ricky Ann Loew-Beer, la donna che ha sposato nel 1964, madre dei suoi tre figli, sostegno e musa della sua creatività. Siamo nel tunnel sotto a Central Park trasformato per una sera in sala sfilate. Per arrivare alla maestosa scalinata che scende in questo luogo pieno di fascino e mistero bisogna passare attraverso uno spettacolare percorso tecnologico. Ci sono 17 totem di acciaio con megaschermi su cui vengono proiettate le immagini dei vecchi defilè. In un altro tunnel tutto nero e costruito per l'occasione una serie di splendidi ologrammi danno vita a frasi, foto, pezzi d'archivio: l'avventura umana e professionale di un uomo che applica alla moda l'idea dell'american dream. Non a caso Oprah Winfrey prima della cena prende il microfono e dice: «La vera ragione per cui siamo qui stasera sei tu che da 50 anni disegni i nostri sogni e rappresenti la grandezza dell'America. La tua storia esalta la nostra storia collettiva e le tue creazioni sanno d'integrità».

Non ci sono parole migliori per descrivere quel che si è visto in passerella: la quintessenza di uno stile senza limiti di tempo, tasca, sesso ed età. Si comincia con la linea Collection, il meglio in assoluto del brand che stavolta propone cappotti patchwork con 25 diversi tessuti cuciti con grossi punti di filo d'oro: la tecnica del Kintsugi giapponese applicata alla tradizione delle coperte americane. Le donne sfoggiano lunghe gonne in velluto di seta sotto ai classici cardigan con i disegni Serape dei Navajo. Il contrasto tra questi grossi golfoni perfetti sui jeans e quel prezioso tessuto nei più spettacolari toni iridescenti è semplicemente magnifico. Merito di un trattamento messo a punto da un artigiano italiano che prima ha sbattuto le pezze di velluto nelle lavatrici con sabbia e pietra pomice per addomesticare il denim. Poi ha tinto tutto a mano, un lavoro certosino. I pullover ricamati in paillette dorate tolgono il fiato, il poncho fatto da non si sa bene quanti pezzi di montone pure e non parliamo dell'abito da sera di velluto patchwork sfoggiato da Gigi Hadid. Accanto a questi capolavori sfilano i pezzi di RRL (Double Ralph Lauren) la linea vintage cara come il fuoco ma di grande successo tra i millennials. Infine c'è Polo, versione pratica e democratica di tutta questa sublime eleganza. Durante l'aperitivo Hilary Clinton in forma smagliante racconta di aver cominciato negli anni Novanta il grande progetto del restauro della storica bandiera che nel 1812 sventolò sul forte di Baltimora durante la guerra d'Indipendenza. Robert De Niro s'inchina al maestro con uno spiritoso commento sulla produzione hollywodiana della serata. Ma la cosa più bella sono i colleghi stilisti: Michael Kors visibilmente commosso, Tommy Hilfiger entusiasta, Alexander Wang pazzo di gioia oltre a Calvin Klein, Thom Brown, Donna Karan e Jason Wu festanti. Manca Tom Ford partito per Londra subito dopo lo show del 5 settembre con cui ha coniugato il glamour degli anni Novanta con l'eleganza perfetta degli anni Trenta messa in scena dalla serie televisiva Babylon Berlin. È invece presente Tory Burch che poche ore prima ha sfilato nel giardino del Cooper Hewitt Museum con una divina collezione ispirata dalle sei settimane di vacanza che sua madre Reva si concedeva ogni anno tra Capri, la costiera amalfitana, le isole greche fino alla Turchia, il Marocco e Saint Tropez. In mani meno sapienti tutto questo scivolerebbe nel folk. Invece Tory mette le monetine turche sull'educato camicione bianco da estate in Riviera, la fantasia delle piastrelle di Vietri sulle gonne in sbieco e lo stile da brava ragazza americana dappertutto. L'immagine è completata dallo scacciapensieri che in Grecia si chiama Komboloi stretto tra le mani delle modelle. «Ralph è una forza della natura» dichiara Tory durante la festa in Central Park. Degna allieva di tanto maestro la signora ha cominciato proprio con lui prima di lanciare la linea che porta il suo nome 14 anni fa.

Un'altra che sa di cosa parliamo quando parliamo di stile.

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