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Migranti, Alfano a Salvini: "Io non faccio l'assassino"

Oggi sbarcati altri 2.000 immigrati. Ma Alfano minimizza: "Siamo 60 milioni di italiani e ne ospitiamo solo 120mila". Poi attacca Salvini: "Se non li salvi, li uccidi"

Migranti, Alfano a Salvini: "Io non faccio l'assassino"

"Salvini? Io non mi occupo della sua campagna elettorale". All'indomani delle polemiche sui continui naufragi che stanno facendo aumentae il numero degli immigrati morti nel Mediterraneo, il ministro dell'Interno Angelino Alfano liquida così il leader della Lega Nord Matteo Salvini che lo aveva accusato di complicità nelle stragi. "Io sono il ministro dell'Interno di un grande Paese- ha deto il ttolare el Viminale intervistato da Corrierelive - e nessuno può chiedermi di uccidere nessuno".

Anche oggi si è sfiorata l'ennesima tragedia dell'immigrazione. La nave "Vega" della Marina Militare ha, infatti, soccorso un natante semiaffondato e ha recuperato 130 immigrati. Anche oggi gli sarchi sono continuati con un ritmo forsennato. Dopo che ieri sono sbarcati oltre 4.000 clandestini, il numero delle persone salavate oggi nel Canale di Sicilia dalle navi impegnate nei soccorsi è salito a oltre 2.000. Sono stati raggiunti in tutto dieci gommoni, mentre sono ancora in corso gli interventi coordinate dalla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera per assistere altri immigrati che sono in navigazione a bordo di sei gommoni e un barcone, dai quali sono stati fatte telefonate satellitari con richieste di soccorso. Nell'area operano navi della Guardia Costiera, della Marina Militare, di organizzazioni non governativa e, inoltre, quattro rimorchiatori e un mercantili dirottati per i soccorsi. "La precezione della pressione del flusso migratorio in Italia è diversa dalla realtà", ha detto Alfano ricordand che nei centri di accoglienza sono ospitati 120mila immigrati. "Gli italiani sono 60 milioni... - ha continuato - poi sulla percezione occorre lavorare, ma questi sono i dati".

A non fare sconti ad Alfano è soprattutto Salvini che ieri lo ha accusato di essere complice dell'invasione. Un'accusa che il titolare del Viminale ha respinto al mittente. "Lui ha proposto il pedaggio per il Grande raccordo anulare, dovrebbe piuttosto preoccuparsi del suo raccordo mentale - ha tuonato - perché non si può chiedere di respingere una 'carretta del marè nel momento in cui sta affondando: o salvi quanti sono a bordo o non li salvi, e se non li salvi li ammazzi".

Poi la stoccata: "Io non faccio l'assassino".

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