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"Stop ai corridoi per migranti". Ma il Senato non condanna le Ong

La commissione Difesa: "Nessuna indagine in corso". Poi avverte: "Ong preziose in mare ma se coordinate da Guardia Costiera"

"Stop ai corridoi per migranti". Ma il Senato non condanna le Ong

"Non vi sono indagini in corso a carico di Organizzazioni non governative in quanto tali ma solo un'inchiesta della procura di Trapani che concerne, tra gli altri, singole persone impegnate nelle operazioni". Il documento conclusivo approvato all'unanimità dalla commissione Difesa del Senato, impegnata in una indagine conoscitiva sul contributo dei militari italiani al controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo e sull'impatto dell'attività delle Organizzazioni non governative, muove dalle accuse lanciate dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro che ha ipotizzato legami tra le Ong e i trafficanti di esseri umani con un chiaro disegno di "destabilizzare economicamente" l'Italia. Legami che, come ha confermato anche Frontex, hanno portato a un incremento degli sbarchi.

Tra gennaio e aprile di quest'anno, oltre la metà (50,36%) dei migranti è stata soccorsa e salvata in mare da privati. Eppure per le Ong "integrate" nel sistema di soccorso in mare agli immigrati, che prendono d'assalto le nostre coste, la commissione Difesa del Senato si limita a chiedere che vengano elaborate "forme di accreditamento e certificazione che escludano alla radice ogni sospetto di scarsa trasparenza organizzativa e operativa". In particolare, si legge nella relazione pubblicata oggi, "si dovranno adottare disposizioni che obblighino le Ong interessate a rendere pubbliche nel dettaglio le proprie fonti di finanziamento, cosa che alcune di loro già fanno, oltre che i profili e gli interessi dei propri dirigenti e degli equipaggi delle navi utilizzate, spesso a noleggio - continua la commissione di Palazzo Madama - anche altri indicatori sono da tenere in debita considerazione, quale la collaborazione con le autorità italiane".

Nei quattro mesi in questione le navi mercantili hanno salvato 5.698 migranti (15,64%), le navi delle Ong 12.646 (34,72%). La percentuale di migranti salvati dalle navi delle Ong era già cresciuta dal 13,17% del 2015 al 26,24% dell'anno scorso. Nel documento la commissione di Difesa chiede che d'ora in poi l'intervento di polizia giudiziaria sia "contestuale" al salvataggio. "Al fine di non disperdere preziosi dati - sottolinea la Commissione presieduta dal piddì Nicola Latorre - ed elementi di prova utili per perseguire i trafficanti di esseri umani, sarebbe opportuno adeguare l'ordinamento italiano o comunque prevedere modalità operative tali da consentire l'intervento tempestivo della polizia giudiziaria contestualmente al salvataggio da parte delle Ong. Parallelamente - continua - occorrerebbe potenziare la forza e gli strumenti investigativi, favorendo ad esempio l'intercettazione dei telefoni satellitari".

"In nessun modo può ritenersi consentita dal diritto interno e internazionale, né peraltro desiderabile, la creazione di corridoi umanitari da parte di soggetti privati, trattandosi di un compito che compete esclusivamente agli Stati e alle organizzazioni internazionali e sovranazionali". Secondo la commissione Difesa, invece, "i privati, se opportunamente inseriti in un contesto saldamente coordinato dalle autorità pubbliche (nel caso, dalla Guardia costiera, ndr) possono fornire un apporto significativo e costruttivo". Vengono così archiviati i sospetti e le accuse mosse nelle scorse settimane dal procuratore Zuccaro che, di fatto, chiedeva le intercettazioni satellitari e la presenza della polizia sulle navi delle Ong per avviare un'inchiesta seria sull'emergenza immigrazione.

Inchiesta che, almeno per il momento, viene in qualche modo archiviata.

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