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Migranti, Mattarella all'Ue: "Non deleghi solo all'Italia"

Il messaggio Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per la Giornata Mondiale del Rifugiato: "La Repubblica Italiana si conforma alle norme sancite dal diritto internazionale"

Migranti, Mattarella all'Ue: "Non deleghi solo all'Italia"

Un appello all'Europa a non lasciare sola l'Italia di fronte alla crisi dei migranti. Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, torna a parlare di accoglienza dopo una settimana scandita dagli annunci di Salvini sui rom e la chiusura dei porti alle navi delle Ong.

Nella nota, il presidente della Repubblica fa un appello all'Ue. "La comunità internazionale - ha scritto - deve operare con scelte politiche condivise e lungimiranti per gestire un fenomeno che interessa il globo intero. L'Unione Europea, in particolare, deve saper intervenire nel suo insieme, non delegando solamente ai Paesi di primo ingresso l'onere di affrontare le emergenze. La gestione attuale dei fenomeni migratori deve lasciare il posto a interventi strutturali che rimuovano le cause politiche, climatiche, economiche e sociali che alimentano tante tristi vicende". E ancora: "Nel sollecitare la comunità internazionale e l'Unione Europea a compiere passi crescenti su questo terreno - ha aggiunto il Capo dello Stato - la Repubblica Italiana si conforma alle norme sancite dal diritto internazionale relative all'accoglienza di coloro che hanno diritto a protezione".

Mattarella ha voluto sottolineare che "da tempo" il Belpaese "contribuisce al dovere di solidarietà, assistenza e accoglienza nei confronti di quanti, costretti a fuggire dalle proprie terre, inseguono la speranza di un futuro migliore per sé e per i propri figli. Obbedisce a sentimento di responsabilità l'impegno dei moltissimi concittadini che, sul suolo nazionale, nel mediterraneo e in altre più lontane aree di crisi del pianeta, tengono vivo lo spirito di umanità che contraddistingue il popolo italiano".

Ma la posizione del Capo dello Stato è chiara: l'Italia non può sostenere da sola l'afflusso di immigrati sulle sue coste. Ma non deve uscire dalle regole del diritto internazionale. "Per governare i grandi spostamenti di esseri umani occorre prevenire i conflitti e mettere fine a quelli in corso - ha detto - sostenere i Paesi di origine dei flussi aiutandoli a combattere carestie e malnutrizione, fornire adeguato sostegno ai Paesi limitrofi e alle aree soggette a ostilità". Ed è per questo, aggiunge Mattarella, che l'Italia "promuove da tempo, nei consessi europei ed internazionali, una politica che si ispira ai principi della responsabilità, della solidarietà e della condivisione dei doveri e dei compiti tra tutti i Paesi interessati.

Anche in seno alle Nazioni Unite, l'Italia è fortemente impegnata nei negoziati in vista dell'adozione di un patto mondiale sui rifugiati, che rappresenta lo strumento per offrire risposte concrete e universalmente accettate".

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