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Migranti, Prodi: "Parole di Macron intollerabili. Serve la pace in Libia"

Durissimo attacco contro il presidente francese: "La Francia in questi anni ha gestito le cose in Libia con iniziative assolutamente proprie non curandosi degli interessi generali"

Migranti, Prodi: "Parole di Macron intollerabili. Serve la pace in Libia"

L’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, dice che "è giusto e condiviso lo sdegno per le dichiarazioni francesi" in merito alla vicenda dei migranti. In un’intervista a InBlu Radio, il professore osserva che "dire quello che ha detto il governo francese è intollerabile soprattutto da parte di un governo che ha causato l’inizio di questa tragedia. La guerra in Libia l’ha fatta la Francia. Noi ci siamo incredibilmente accodati, non ho mai visto qualcuno fare un guerra contro i propri interessi. La Francia in questi anni - ha concluso Prodi - ha gestito le cose in Libia con iniziative assolutamente proprie non curandosi degli interessi generali. Macron, in questo unico caso, non ha fatto altro che mettere insieme le forze politiche italiane".

Prodi punta il dito contro alcuni Paesi europei: "Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca non hanno accettato neanche un migrante. E questi sono i grandi amici di Salvini. In questo momento la migrazione è la più grande bomba ad orologeria in Europa". Poi ripesca dalla memoria la propria esperienza al governo, e fa un confronto: "Oggi la situazione è molto più complicata, rispetto ai tempi in cui ci siamo trovati a gestire la vicenda albanese, perché in Libia non c’è un governo con cui interloquire. Ma noi pattugliammo l’Adriatico su richiesta del governo albanese, tra l’altro con ottimi successi perchè contemporaneamente s’iniziò un’attività umanitaria in Albania come aveva richiesto lo stesso primo ministro albanese".

"La propaganda deve essere usata fino ad un certo limite - prosegue l'ex capo del governo - perché non è giusto andare oltre. Anche allora come oggi c’è chi speculava vergognosamente sui migranti ma c’era il desiderio di aiutare in loco i migranti con l’accordo con il governo albanese in modo da evitare il collasso del Paese. Oggi in Libia Minniti non ha potuto fare un’azione simile perché non c’era un governo".

E torna sulla Libia: "Quando c’era Gheddafi, pur essendo un dittatore, non c’erano i barconi. Quante volte ho trattato con lui perchè minacciava di mandare i barconi ma poi alla fine non lo ha mai fatto perchè c’era un rapporto tra due governi. Minniti è riuscito a costruire un rapporto solo con parte delle tribù. Fino a quando non ci sarà una regolamentazione della pace in Libia il problema peggiorerà.

Serve la pace e la cooperazione di tutti".

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