Politica

Migranti, scontri fra No Tav e gendarmi

L'azione dei gruppi di sinistra dopo il blitz lungo il confine di Generazione identitaria

Migranti, scontri fra No Tav e gendarmi

Bardonecchia (Torino) Non c'è pace per la bella Valle di Susa, nel Torinese: la tensione al confine tra Italia e Francia, da giorni, ha raggiunto pericolosi livelli di guardia tanto che Parigi ha preannunciato l'invio di rinforzi «importanti» della polizia e della gendarmeria per «assicurare il pieno rispetto del controllo di frontiera» nel Hautes-Alpes.

E mentre sui monti ancora innevati i militanti di estrema destra di Génération Identitarie smontavano il campo di «Defende Europe» come presidio al Colle della Scala, punto di passaggio per gli immigrati clandestini che vogliono valicare illegalmente la frontiera, oltre trecento attivisti dei centri sociali e dei No Tav hanno bloccato per tutta la giornata la statale del Monginevro, con una interminabile coda di turisti, che in auto tentavano di passare il confine italo-francese. Non contenti hanno ingaggiato pesanti corpo a corpo con la gendarmerie che, per non aumentare la tensione, ha prima provato a fermare alcuni antagonisti, poi liberati dagli altri manifestanti, e alla fine ha concesso loro di sfondare il cordone di sicurezza e passare più volte in territorio francese.

La lunga striscia di terra che si inerpica sui monti ai confini francesi, da Bardonecchia a Sestriere, da Susa a Chiomonte, fino a Claviere, ultimo paese italiano che già guarda verso Oltralpe, da anni è diventata teatro di tensioni e scontri spesso volenti, tra anarchici, centri sociali e forze dell'ordine. Prima a causa della protesta contro la realizzazione dell'Alta velocità ferroviaria, che ha dato vita al movimento antagonista dei No Tav, ed ora anche per il passaggio dei migranti, che clandestinamente cercano di transitare da uno Stato all'altro. Tensioni covate da tempo ma esplose alcune settimane fa, con il blitz della gendarmeria francese in un centro migranti di Bardonecchia, subito trasformato in un caso politico e che ora è proseguita con questa azione di militanti di Génération Identitarie, movimento che ha esponenti e simpatizzanti nella maggior parte dei Paesi della Ue, compresa l'Italia. Un'azione dimostrativa la loro, realizzata attraverso il «muro antiprofugo» fatto di reti al confine tra l'Italia e Francia, con l'obiettivo, come ha spiegato il portavoce Romain Espino, di «prendere possesso del passo alpino» e assicurarsi che «nessun clandestino entri in Francia». E poi ha aggiunto: «Chiediamo lo stop dell'immigrazione di massa e il blocco definitivo del passaggio del Colle della Scala». «Nessun clandestino deve poter entrare illegalmente in Francia percorrendo questa strada ha precisato -. I francesi non vogliono più immigrazione, il posto di questi migranti clandestini non è né in Francia, né in Italia, ma nel loro paese d'origine». La tensione è alta. In una nota il ministro dell'Interno francese, Gérard Collomb, ha «condannato con la massima fermezza tutte le provocazioni e gli incidenti».

La sinistra francese, in pieno dibattito sul progetto di legge «asilo-immigrazione», ha denunciato l'operazione di Génération Identitaire in Parlamento e dall'Italia non si è fatta attendere la reazione degli antagonisti No Tav e i no global del gruppo «Briser les frontieres». «Un gruppo di neonazisti francesi e italiani presidia il Colle della Scala, tutto ciò è inaccettabile ed è urgente dare una prima risposta, senza attendere oltre».

«I partigiani che su queste montagne hanno dato tutto, anche la vita, si rivoltano nella tomba», hanno concluso, prima di attaccare gli agenti in assetto anti sommossa.

Commenti