Politica

Milleproroghe, scontro totale sulle concessioni autostradali

I punti della bozza del decreto all'esame del Consiglio dei ministri: salta la norma per garantire la continuità delle attività dell'Anac

Milleproroghe, scontro totale sulle concessioni autostradali

Dopo sei ore di Consiglio dei ministri, il decreto Milleproroghe è stato approvato "salvo intese". A dividere il governo giallorosso è stata soprattutto la parte che regola le concessioni autostradali. Ad Anas potrebbe essere affidata momentaneamente la gestione provvisoria in caso di revoca, di decadenza o di risoluzione di concessioni di strade o di autostrade in attesa "dello svolgimento delle procedure di gara per l'affidamento a nuovo concessionario, per il tempo strettamente necessario alla sua individuazione". La società potrebbe, quindi, svolgere non solo tutte le "attività di manutenzione ordinaria e straordinaria" ma anche quelle "di investimento finalizzate alla loro riqualificazione o adeguamento". Il condizionale è d'obbligo perché il partito di Matteo Renzi ha già fatto sapere di non essere affatto d'accordo.

Il dissenso di Italia Viva

Dalle norme sui pedaggi e le concessioni autostradali alla proroga del mercato tutelato dell'energia, dal rinvio a ottobre delle misure sulla class action alla proroga dello Stato di emergenza per Genova, dalla stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione fino al pacchetto innovazione con i dettagli della piattaforma per le notifiche delle multe e le novità sull'identità digitale. Sono alcune delle norme contenute nella bozza del decreto Milleproroghe all'esame del Consiglio dei ministri. Il provvedimento, sempre più omnibus (l'ultima bozza è di 38 articoli), "ripesca" alcune delle misure stralciate dalla manovra e rischia ora di dividere nuovamente il governo giallorosso.

La norma "incriminata" è quella che riguarda Anas. Alla società potrà essere affidata la gestione provvisoria in caso di revoca, di decadenza o di risoluzione di concessioni di strade o di autostrade, in attesa dello svolgimento delle procedure di gara per l'affidamento a un nuovo concessionario. Anas potrà inoltre svolgere le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria e quelle di investimento finalizzate alla loro riqualificazione o adeguamento. Al concessionario, a meno che lo stop alla concessione sia per inadempimento, sono dovute le penali, il valore delle opere realizzate e i costi sostenuti per la revoca della concessione. Nel caso di inadempimento il risarcimento dei danni a cui questo sarà tenuto sarà decurtato dal valore delle opere realizzate che lo Stato dovrà rimborsare.

"La delegazione di Italia viva ha fatto mettere a verbale il suo no alle norme sulle concessioni contenute nel milleproroghe", hanno spiegato ai microfoni dell'agenzia Adnkronos fonti di governo di Italia Viva al termine di un Consiglio dei ministri infuocato. "Sull'articolo 33 - spiegano sempre fonti del partito di Renzi - le ministre di Italia Viva hanno ribadito un principio di civiltà giuridica che non si cambiano regole in corso d'opera". Per le stesse fonti, infatti, "l'effetto sugli investimenti internazionali sarebbe stato peggiore dell'emendamento sull'Ilva".

Le norme contenute nel dl

Saltano i rincari di inizio anno al casello. Il termine per l'adeguamento delle tariffe autostradali per il 2020 è infatti differito fino alla definizione dell'aggiornamento dei piani economici finanziari predisposti in conformità alle delibere adottate dall'Autorità di regolazione dei trasporti. I concessionari devono presentare le proposte di aggiornamento dei piani economici-finanziari entro il 30 marzo 2020 e l'aggiornamento deve essere perfezionato entro e non oltre il 30 giugno 2020.

Slitta, poi, dal primo luglio 2020 al primo gennaio 2022 la fine del mercato tutelato dell'energia (luce e gas). Viene, invece, rorogato per tutto il 2020 il bonus verde che prevede una detrazione Irpef del 36% sulle spese fino a 5mila euro sostenute negli interventi di sistemazione di giardini, terrazze e parti comuni di edifici condominiali.

Gli attuali vertici di Agcom e del Garante della Privacy resteranno in carica fino al 31 marzo 2020.

Nel decreto viene, poi, stralciata la norma per garantire la continuità delle attività dell'Anac, dopo l'addio anticipato di Raffaele Cantone e in attesa della nomina di un nuovo presidente. La norma prevedeva lo slittamento al 31 marzo del termine per la nomina del nuovo presidente dell'Authority lasciando la guida al consigliere più anziano Francesco Merloni che da fine ottobre ha assunto funzioni di presidente.

Salta anche la norma che modificava la governance di Sport e Salute Spa, l'ex Coni Servizi, portando a cinque i componenti del cda e separando la funzione di presidente da quella dell'amministratore delegato.

Lo stato di emergenza legato al crollo del Ponte Morandi di Genova potrà essere prorogato fino a tre anni. Prolungato da 12 a 24 mesi il periodo per il quale è possibile usufruire dell'indennità pari al trattamento massimo di integrazione salariale, in favore dei lavoratori privati colpiti dal crollo del ponte Morandi e dei dipendenti delle aziende che operano nella aree della città di Genova che hanno subito un impatto economico negativo e per i quali non trovano applicazione le norme in materia di ammortizzatori sociali.

Vengono rinviate di altri sei mesi le norme sulla class action che sarebbero dovute entrare in vigore ad aprile 2020.

Gli incentivi per l'acquisto di motorini o scooter ibridi e elettrici per chi rottama le due ruote viene estesa al 2020. I motorini o scooter rottamati dovranno essere dalle classi Euro 0 a Euro 4 e il contributo riconosciuto sarà pari al 30% del prezzo di acquisto fino ad un massimo di 3mila euro.

Ci sarà tempo fino al 30 giugno 2020 per presentare le domande di rimborso al Fondo di solidarietà per le vittime di reati intenzionali violenti estesi anche agli sfregi del viso come previsto dal Codice rosso.

Vengono, inoltre, prorogati i termini per la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione fino al 31 dicembre del 2021.

Slitta al 30 giugno 2022 l'obbligo di rispettare le norme antincendio per gli alberghi nelle zone colpite da terremoti o eventi meteo eccezionali. La segnalazione certificata di inizio attività parziale (Scia) dovrà però essere presentata al comando dei Vigili del Fuoco entro il 31 dicembre 2020. Tra i territori interessati ci sono quelli colpiti dal terremoto del Centro Italia nel 2016 e nel 2017 e i Comuni di Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio dell'isola di Ischia.

Slitta al 31 dicembre 2020 il termine per l'applicazione delle disposizioni in materia di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno per gli stranieri.

Le province e le città metropolitane potranno procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato in coerenza con i piani triennali dei fabbisogni di personale e nel rispetto dell'equilibrio di bilancio.

Commenti