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Mimmo Lucano sfida Salvini: "Orgoglioso del mio processo, non farò come lui"

L'ex sindaco di Riace, indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, provoca il ministro dell'Interno

Mimmo Lucano sfida Salvini: "Orgoglioso del mio processo, non farò come lui"

"Io sarò orgoglioso di andare sotto processo, non farò come Salvini che si è protetto anche col sostegno di chi aveva garantito di cambiare l’Italia in nome dell’onestà". Mimmo Lucano sfida e provoca così Matteo Salvini e lo stesso Movimento 5 Stelle.

L'ex sindaco di Riace, ancora sotto indagine per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, tornare a parlare. E lo fa in occasione di un'intervista a Left nella quale difende il suo operato come primo cittadino e il suo modello d'integrazione di Riace.

"Tutto è stato rimandato al Tribunale del riesame che dovrà decidere se togliermi o confermare il divieto di tornare a casa mia" spiega Lucano, che poi punta il dito contro qualcosa e qualcuno di non precisato: "Ritengo che ci sia stato un metodo scientifico nel perseguitare l'esperienza di Riace e mi piacerebbe comprenderne meglio alcune chiavi di lettura…".

In seguito, l'ex sindaco rincara la dose e accusa: "Contro di noi si è agito in modo graduale, attraverso continui appunti, ricorrendo a critiche riguardanti gli aspetti burocratici e con un ruolo determinante giocato dalla Prefettura e da chi determinava l’accesso ai progetti Sprar".

E infine chiosa così: "Non voglio riutilizzare il luogo comune dell’accoglienza dei migranti come risorsa, ma come fare a non capire che se un paese semiabbandonato rinasce in maniera trasparente è un bene e non un male per lo Stato?".

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