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Mimmo Lucano va all'attacco: "Dl Salvini è una legge disumana"

Il sindaco di Riace, indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, è tornato ad attaccare il ministro e il governo

Mimmo Lucano va all'attacco: "Dl Salvini è una legge disumana"

Mimmo Lucano, il sindaco di Riace sospeso dall'incarico e indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, torna a tuonare contro Matteo Salvini e il governo giallo-verde. Nel mirino, soprattutto, il decreto Sicurezza.

Le parole del politico e attivista sono arrivate ai microfoni di Radio Capital, ospite della trasmissione Circo Massimo: "Ieri è morto bruciato vivo un ragazzo di 18 anni. Questo clima di odio, questa società della barbarie, ci stanno portando a non avere nemmeno la sensibilità di comprendere quello che ci circonda. Rimaniamo indifferenti come se ci fosse una forma di assuefazione a una logica che ormai pensiamo sia unica. Ci impediscono di provare quell'impulso di umanità che è normale. Una condizione della società che io non ho mai vissuto prima".

Dunque, come riporta La Repubblica, l'ex primo cittadino del comune reggino ha commentato le recenti dichiarazioni del ministro dell'Interno a Non è l’arena, su La7. Durante l’intervista con Massimo Giletti, infatti, il leader della Lega ha svelato di aver ricevuto sostegno da ambienti ecclesiastici per le sue politiche a contrasto dell'immigrazione clandestina. Lucano ha replicato così: "Non posso credere che dei religiosi abbiano potuto dire cose del genere. Come può un cristiano votare per Salvini? Come può essere stravolto il senso del Vangelo; il cristianesimo è amore, non è odio razziale e discriminazione contro gli essere umani. Come si può rimanere indifferenti di fronte a quello che accade e a questo decreto sicurezza, che sta generando degli orrori. È un decreto disumano".

Infine, non è mancato un affondo anche al Movimento 5 Stelle, alleato di governo del Carroccio: "I cinquestelle sono complici di questi orrori, di un governo profondamente fascista che discrimina gli esseri umani e se la prende con le categorie sociali più deboli. Questa è una forma di fascismo forse più pericolosa rispetto al passato perché c'è un'aggressione diretta, il senso di discriminazione che colpisce le persone più deboli ci riporta indietro negli anni.

Questo pensare di essere autoritari ad ogni costo, perché la maggioranza ha deciso così, è una condizione incredibile della politica".

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