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La minoranza dem sfida Renzi: guerra tra Boschi e Speranza

"Giorno dopo giorno il Pd, nato per essere il cardine del centrosinistra, rischia di diventare altro". Secondo Roberto Speranza, minoranza dem, "il voto di Ala alla fiducia allarga sostanzialmente il perimetro della maggioranza. Senza che ce ne fosse alcun bisogno"

Matteo Renzi e Roberto Speranza
Matteo Renzi e Roberto Speranza

"Giorno dopo giorno il Pd, nato per essere il cardine del centrosinistra, rischia di diventare altro". Secondo Roberto Speranza, minoranza dem, "il voto di Ala alla fiducia allarga sostanzialmente il perimetro della maggioranza. Senza che ce ne fosse alcun bisogno. E rischia di trasformare un compromesso parlamentare in un orizzonte strategico e identitario - dice in un’intervista al Corriere della Sera -. Non credo che per rottamazione si volesse dire mandare a casa Prodi, Bersani, Veltroni o D’Alema, per trovarsi a braccetto con Verdini".

L’ex capogruppo Pd alla Camera ha "il sospetto che si tratti di una prospettiva politica. Alle prossime elezioni, andiamo come centrosinistra o come partito della nazione? Per questo ho posto il tema del congresso anticipato", e "io mi batterò perchè il Pd sia altro". Si candiderà al congresso? "Non pongo una questione personale: voglio lavorare con tanti altri per costruire un’alternativa al renzismo nel Pd". Al ministro delle Riforme Boschi, che gli imputa di temere larghe intese e maggioranze spurie, sventate con l’Italicum, Speranza - che non ha votato la legge elettorale - risponde che "il tema non è la lista o la coalizione. Potresti fare una lista unica con dentro le persone sbagliate o una coalizione con le forze politiche giuste. Fare un’alleanza è sbagliato se l’alleato è Verdini. È giusto invece se riconnettiamo civismo e centrosinistra".
E alle lamentale di Speranza risponde il ministro Maria Elena Boschi: "Il congresso del Pd è previsto nel 2017 e si farà nel 2017", afferma in un'intervista a Repubblica. "La cosa grande che abbiamo fatto in Senato approvando per la prima volta una legge sulle Unioni Civili". E sul ruolo di Verdini: "In Parlamento servono voti e numeri". Poi Boschi precisa: "Trovo singolare che Speranza, che non ha votato l'Italicum, si preoccupi di coalizioni e maggioranze 'spurie'. Secondo Boschi "Non credo che i cittadini si interessino alle diatribe interne del Pd. Si interessano piuttosto a quanti posti di lavoro creiamo, ai 764 mila contratti a tempo indeterminato in più registrati in un anno. Rispettiamo statuto e regole. Il congresso è previsto nel 2017 e si farà nel 2017.

Sarà la gente a scegliere tra chi è più bravo a lamentarsi e chi, come Renzi, sta dimostrando con i fatti la ripartenza".

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