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Il modello di buon governo dei sindaci azzurri: «Con noi fisco più leggero»

Il meeting degli amministratori a Pietrasanta Mallegni: «È possibile abbassare le imposte»

Il modello di buon governo dei sindaci azzurri: «Con noi  fisco più leggero»

«RipartiAmo Italia», la Leopolda itinerante del centrodestra, il viaggio in giro per l'Italia promosso da Marcello Fiori, coordinatore degli Enti Locali di Forza Italia, che dopo Cosenza e San Benedetto del Tronto, vede aprire le porte di Pietrasanta, la perla della Versilia.

Il sindaco-imprenditore Massimo Mallegni, lanciatissimo nella politica nazionale «anche se un lavoro noi già ce lo abbiamo», ha calamitato dentro un'azienda di marmi alcuni degli amministratori locali più intraprendenti d'Italia per parlare di tasse: «Il nostro primo obiettivo è la povera gente e governare senza aumentare la pressione fiscale è più che mai necessario. Le imprese non ce la fanno più. Ma è così difficile da capire? Dimostreremo che possiamo amministrare anche senza aumentare le tasse, non facendo l'elemosina ma premiando i più virtuosi. Soprattutto sulla tassa ignobile delle nostre imprese cioè l'Imu. Abbiamo il dovere di fare qualcosa. Aumentare le tasse vuole dire uccidere lo sviluppo».

Tre gli elementi metaforici di questo incontro: il bianco del marmo, simbolo di purezza, la sua durezza, emblema di caparbietà, la solidità nel tempo, immagine di impegno. Il luogo è lo storico laboratorio di marmo di Franco Cervietti anch'esso scelto come metafora di un motore imprenditoriale che muove il paese, che plasma i talenti, segno distintivo di Pietrasanta, incarnazione in Toscana del buon governo di Forza Italia, dove il fulcro sono gli artigiani da proteggere dal mostro del Fisco. Riecheggia nell'hangar «Azzurra libertà». Tutti in piedi prima che Mallegni dia comunicazione dell'infortunio che ha coinvolto il presidente Silvio Berlusconi che ha inviato un messaggio: «I sindaci di Forza Italia sono un modello di rigore, sono gli unici che lavorano per rendere il carico fiscale il più leggero possibile». Tutti suonano la carica contro le mostruosità amministrative e fiscali di questo paese e raccontano le proprie esperienze. Esempi di virtuosità amministrativa, il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, che sin dall'insediamento nel 2015 ha iniziato una sistematica riduzione delle tasse sui rifiuti (tari) e l'occupazione di spazi e aree pubbliche (tosap). Per Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno, per colpa di Renzi «i sindaci che hanno tassato di più sono stati premiati di più di quelli che avevano già abbassato le tasse come me». Altra eccellenza azzurra in Toscana, il comune di Montevarchi vinto da Silvia Chiassai dopo 70 anni di sinistra. «Ho visitato molte aziende e gli imprenditori si stupivano che un sindaco andasse a chiedere cosa potesse fare per loro in un momento che non fosse campagna elettorale». Le suole delle scarpe impolverate dal marmo lavorato sono l'ultimo segno lasciato ai sindaci, ben abituati a sporcarsi mani e piedi per raggiungere i propri obiettivi.

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