Cronache

La moglie e l'amante, risarcite entrambe

La moglie e l'amante, risarcite entrambe

I n giurisprudenza si chiama pretium doloris, ossia il prezzo del dolore. È il risarcimento dovuto a chi subisce un dolore, per esempio nei confronti della moglie rispetto a un marito rimasto vittima di un incidente stradale. Fino a oggi a essere risarcita è sempre stata la legittima consorte, ma il dolore di chi è? A chi appartiene? Se muore una persona che amate, soffrirete più o meno a seconda del vincolo pubblico sancito?

A voi tutti sarà capitato di avere per amica qualcuna che era l'amante di qualcuno, e quando questo qualcuno è morto lei è come se non esistesse, deve scomparire, nonostante magari i due stessero insieme più degli stessi coniugi. Figuriamoci chiedere un risarcimento legale.

Mentre sono state approvate (sebbene se ne continui a discutere) le unioni civili, un giudice ha emesso una sentenza ancor più rivoluzionaria. Insomma, succede che il 10 febbraio del 1016 a Sarcedo (provincia di Vicenza) il signor Mirco Rozzani è stato investito mentre attraversava la strada dalla signora Bruna Brolla, e fin qui rientriamo nella tragica casistica degli incidenti. L'uomo è morto 18 giorni dopo, solo che in tribunale non si presenta solo la moglie, come parte civile, ma anche l'amante, Arianna Cottardo. Ovviamente l'avvocato della moglie respinge le richieste dell'amante (che la moglie, come da copione, non vuole neppure sentir nominare: chi è costei?), ritenendola estranea al rapporto, ma ecco la novità: viene riconosciuto all'amante il diritto a chiedere un prezzo del danno, ovvero è stato riconosciuto all'amante il diritto di avere il risarcimento. A qualcuno sembrerà strano, ma lo è poi tanto? Noi siamo tra i pochi mammiferi a esserci imposti la monogamia, ma è contronatura provare attrazione per una sola persona. Sei attratto da una sola persona per una vita intera? Ti fa battere il cuore una sola persona per una vita intera? Sei eccitato da una sola persona? Roba da maniaci sessuali. È l'illusione dei due cuori e una capanna. Motivo per cui ci sono le mogli, i mariti, e gli amanti. I quali, finalmente, hanno avuto riconosciuto il loro diritto. Si chiamano amanti perché amano. E soffrono come gli altri. Il vero futuro non sono le unioni civili, ma il matrimonio a tre, come in Brasile.

E non solo a tre: perché non a 4, a 5? Dopo la sentenza urge una sfilata più all'avanguardia del gay pride: gli amanti pride.

Commenti