Politica

Il mostro Renzi adesso fa paura a chi l'ha creato

Il cambio di linea di Corriere della Sera e Repubblica

Il mostro Renzi adesso fa paura a chi l'ha creato

Cade un altro tabù. Da oggi si può dire che Matteo Renzi è un dittatore senza rischiare di passare per fascisti, populisti, analisti rozzi o finire sotto procedimento disciplinare dell'Ordine dei giornalisti. Angelo Panebianco sul Corriere della Sera ed Eugenio Scalfari su la Repubblica hanno dedicato infatti i loro editoriali domenicali allo stesso tema dell'uomo solo al comando. Panebianco sostiene che Renzi è un Berlusconi un po' più pericoloso perché non ha contro, in modo pregiudiziale e massiccio, la grande stampa nazionale e internazionale oltre che i poteri forti dell'economia e della finanza. Scalfari si limita a dare alcuni consigli a un «premier narcisista» per difendersi da se stesso.

Che dire: cari signori, benvenuti nel mondo reale di un Paese a democrazia sospesa. Del quale Renzi è però solo un prodotto, ultimo anello di una catena forgiata e montata proprio nelle fucine di Corriere e Repubblica con il contributo attivo degli stessi Scalfari e Panebianco. Parliamo di giornali che accecati dall'antiberlusconismo hanno sputato sul loro e nostro Paese, infangato e screditato istituzioni e grandi aziende nazionali, che hanno auspicato prima e inneggiato poi alla cessione di parte della sovranità nazionale a governi e poteri bancari esteri. Parliamo di intellettuali che hanno applaudito all'arrivo di un governo - quello di Monti - extraparlamentare, che hanno coperto i complotti di Napolitano, peggior presidente della storia repubblicana, che hanno taciuto sulle invasioni di campo della magistratura, che non sono scesi in piazza a sventolare la Costituzione - come accadeva ai tempi di Berlusconi regnante - quando si insediò Renzi, terzo premier consecutivo arrivato a Palazzo Chigi senza passare dalle urne.

È andata già bene che in una situazione del genere ci sia ancora un governo e non una giunta militare. I Panebianco, gli Scalfari e i loro giornali hanno poco da lamentarsi o da preoccuparsi. Con la penna, messa al servizio dei loro padroni, hanno distrutto un Paese e creato il mostro Renzi.

Che infatti è uno di loro: furbo, opportunista pronto a fare carne di porco degli avversari pur di raggiungere l'obiettivo.

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