Economia

Mps cerca un medico per le sue sofferenze

Siena vuole affidarsi a uno specialista nel recupero dei prestiti deteriorati

Mps cerca un medico per le sue sofferenze

Il Monte dei Paschi, in cerca di uno o più sposi con cui volare verso l'altare della salvezza e del rilancio, deve ripulire la propria dote dal pesante fardello di 9,7 miliardi di sofferenze nette. Ecco perché ieri il cda della banca senese convocato per l'approvazione del bilancio 2015 ha dato il via libera ad accelerare la cessione dei crediti problematici «nei limiti dei nostri requisiti patrimoniali» e senza procedere ad un aumento di capitale, aumentando il target dell'ammontare da vendere entro il 2018 (è di 5,5 miliardi). Per raggiungere l'obiettivo il vertice ha deciso di trovate un operatore specializzato con il quale siglare un'alleanza. Una sorta di signor Wolf che le risolva i problemi, insomma.Lo ha annunciato ieri l'amministratore delegato, Fabrizio Viola, durante una conferenza telefonica con gli analisti, senza dare altri dettagli sul partner ma sottolineando che l'accordo permetterà di creare una piattaforma indipendente «per beneficiare dello schema di garanzia approvato dal governo», la cosidetta Gacs frutto dell'accordo siglato dal ministro Padoan con la Commissione europea. Questa ricerca e lo stesso piano di cessione dei crediti non performanti «non avranno conseguenze sul capitale della banca». La sorvegliata speciale del sistema bancario, non solo italiano, aveva dovuto anticipare la diffusione dei risultati preliminari lo scorso 28 gennaio per lanciare un messaggio rassicurante al mercato e dimostrare che l'istituto senese ce la può ancora fare. Ieri il cda del Monte dei Paschi ha confermato i dati del 2015: l'utile netto di circa 390 milioni al 31 dicembre (dopo la perdita di 5,4 miliardi del 2014) tiene conto della nuova contabilizzazione del derivato Alexandria imposta dalla Consob che ha dato un beneficio di 500 milioni. Al netto di questo effetto, dunque, il risultato dell'anno è negativo per 110 milioni anche a seguito di poste straordinarie come la chiusura proprio dell'operazione Alexandria e il contributo al Fondo di risoluzione per il salva-banche varato dal governo. Intanto, il fenomeno della fuoriuscita di depositi dal Monte «si sta stabilizzando» ha detto l'amministratore delegato Fabrizio Viola rispondendo alla domanda di un analista che puntava il dito sulla fuoriuscita della clientela retail, risultata «una percentuale limitata» rispetto a quella della clientela all'ingrosso e specializzata. La raccolta diretta da conti correnti a dicembre 2015 è comunque scesa del 2,4% sul trimestre precedente ed è salita del 2,3% su anno.Nel frattempo Mps si consola un po' a Piazza Affari dove il titolo dell'istituto di Rocca Salimbeni ieri ha ripreso fiato e ha archiviato la seduta con un rimbalzo del 3,51% a 0,59 euro.

Il bilancio dell'ultimo mese di contrattazioni resta però negativo (-49,53%) così come quello dell'ultimo anno (-66%). CC

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