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Muro su reddito e pensioni. Caccia ai soldi per la crescita

M5s e Lega difendono le misure in manovra. E cercano le risorse per aiutare edilizia e industria. E per tagliare le tasse

Muro su reddito e pensioni. Caccia ai soldi per la crescita

Indietro tutta. La riduzione del deficit, l'idillio con Bruxelles, la riscrittura della legge di Bilancio sono durati un fine settimana. Giusto il tempo di incassare il plauso dei mercati. Ma già ieri - sedimentato il vertice governo/maggioranza di lunedì notte - i vicepremier e leader della maggioranza Luigi di Maio e Matteo Salvini sono tornati sulle posizioni di sempre. «Reddito di cittadinanza, quota 100, la flat tax per le partite Iva e l'Ires agevolata per le imprese: i capisaldi della manovra rimangono tutti lì», ha assicurato il leader M5s. Unica concessione all'Europa, riguarda la spesa in conto capitale: «Stiamo cercando semplicemente di migliorare la quota investimenti».

La reazione positiva dei mercati e la discesa dello spread erano legati alla prospettiva di una riduzione del deficit. Dal 2,4% del Pil previsto dal Documento programmatico di bilancio al 2,2%. A Bruxelles sicuramente non sarebbe bastato, ma ieri il leader leghista ha ridimensionato anche questa notizia. «I numerini non sono stati oggetto di discussione perché prima si discutono i fatti poi sommando i fatti arriva il numerino».

Al momento, insomma, non c'è nessuna limatura al deficit. La vicemistra all'Economia Laura Castelli in un'intervista all'Huffington Post ha spiegato che il governo punta a fare escludere dal deficit le spese per la prevenzione del dissesto idrogeologico.

Confermata quota 100, la riforma previdenziale che mira ad anticipare il ritiro dal lavoro per chi avrà maturato 62 anni di età e 38 di contributi. Nessuna rinuncia nemmeno sul fronte del reddito di cittadinanza. Misure che «non subiranno alcun slittamento», ha assicurato Di Maio. Saranno operative da marzo.

Al vertice serale di lunedì il premier Giuseppe Conte, il ministro Giovanni Tria e i due vicepremier hanno parlato di emendamenti. Tra quelli in arrivo durante l'iter parlamentare della Legge di Bilancio, l'aumento della detraibilità dell'Imu sui capannoni. «Per premiare artigiani e imprenditori - ha spiegato Salvini - penso all'abbassamento dei versamenti Inail, per chi lavora nell'edilizia e nell'industria».

Sui capannoni la maggioranza recepisce parte delle proposte di Confedilizia, illustrate ieri dal presidente Giorgio Spaziani Testa. I proprietari di immobili all'esecutivo chiedono «di avere coraggio». Sul mattone gravano 50,8 miliardi di tasse. Per invertire la tendenza serve la cedolare sui negozi, l'unione di Imu e Tasi senza aumenti delle aliquote, l'eliminazione delle tasse sui canoni di locazione non percepiti, l'abolizione di Imu e Tasi sui negozi sfitti , la stabilizzazione della cedolare secca.

La legge di Bilancio resta da scrivere. I provvedimenti chiave, il reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni, arriveranno con provvedimenti ad hoc prima di Natale.

Da decidere dove andranno le risorse aggiuntive che il governo stanzierà per gli investimenti. Unica concessione, almeno al momento, ai rilievi di Bruxelles. Una parte andrà a Roma. Ieri Francesco Silvestri, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle alla Camera, ha confermato che il governo darà una mano alla sindaca di Roma Raggi stanziando 145 milioni per la metropolitana.

Sempre secondo l'Huffington post tra gli emendamenti ne è spuntato uno nel quale si raddoppiano i fondi a disposizione diretta del ministro dell'Interno.

Costo, 15 milioni presi dal fondo che dovrebbe finanziare la riforma delle pensioni e il reddito di cittadinanza.

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