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Musica alta a casa La Russa: arriva la polizia

Qualche vicino di casa avrebbe fatto una segnalazione alle forze dell'ordine. E così una volante è arrivata a casa dell'ex ministro

Musica alta a casa La Russa: arriva la polizia

Musica a tutto volume in casa La Russa. Sarebbe stata questa la segnalazione fatta la notte tra il 6 e il 7 febbraio alla polizia di Roma da parte di alcuni vicini dell'ex ministro. Quando la polizia è arrivata sul posto, infatti, ad aprirgli la porta è stato proprio Ignazio La Russa che avrebbe detto: “Vi hanno mandato le zecche comuniste. Vi hanno mandato qui invece che a inseguire i rapinatori”. Poi la Russa avrebbe aggiunto, secondo quanto racconta Repubblica, “addirittura hanno mandato due volanti per una festa, mentre sulle rapine non ne mandano nemmeno una!”. Non esattamente un benvenuto, mentre uno degli agenti scrive. E ancora: “Voi non dovevate venire a casa mia. Sicuramente vi ha mandato qualche zecca comunista!”.

“La gente non può dire niente perché sono le due di notte – avrebbe detto – perché non sono le due di notte, oggi è venerdì sera e quindi domani è festivo e se a qualcuno dà fastidio la musica, per stasera se l’ascolta!”. Insistono, gli agenti, fanno notare che nella via non ci sono locali, che il quartiere è residenziale. L'ex ministro è stato irremovibile: “Io il volume della musica l’ho appena abbassato perché dovevamo fare uscire la torta, ma più tardi probabilmente lo rialzerò”. “Non mi interessa se ritornate di nuovo qui – è il commiato di La Russa – perché come ritornate ve ne andate di nuovo.

Tanto, male che vada mi prendo una denuncia”.

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