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Napolitano sta meglio: "Il pericolo è passato"

I medici: «Dopo l'operazione è tornato cosciente e respira da solo». Pioggia di offese sui social

Napolitano sta meglio: "Il pericolo è passato"

Operato d'urgenza nella notte tra martedì e mercoledì per un problema all'aorta, Giorgio Napolitano resta in prognosi riservata, ma registra deboli progressi. Il presidente emerito, dice il professor Francesco Musumeci dell'ospedale San Camillo, respira da solo e considerata l'età il quadro sta facendo buoni progressi.

«Sono stati compiuti passi da gigante considerando che sono passate solo 12 ore dall'intervento», intervento pienamente riuscito. Per altre 24/48 resta comunque prognosi riservata», si legge nel secondo bollettino medico. «Siamo molto soddisfatti per il decorso post-operatorio. Fare delle previsioni assolute è impossibile, il paziente ha 93 anni», aggiunge il chirurgo che lo ha operato.

Napolitano «già accenna a svegliarsi, risponde agli stimoli e apre gli occhi», a conferma della «ottima tempra», il decorso post-operatorio «ci lascia ben sperare». Dopo l'intervento d'urgenza al cuore per una dissezione aortica il presidente emerito «è ancora in terapia intensiva», come «nella norma» dopo un'operazione di questo tipo. È ancora attaccato al respiratore, «ma già accenna a respirare autonomamente». Nel pomeriggio Napolitano ha ricevuto la visita del Capo dello Stato. Sergio Mattarella per non disturbare gli operatori ha preferito non entrare in terapia intensiva, ma ha parlato con i medici e con il figlio. In visita al San Camillo anche il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni e la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Sullo sfondo la giornata è stata segnata dalle polemiche per gli insulti che sui social network e sui siti dei principali quotidiani sono stati riservati a Napolitano. «Sui social c'è un esercito di miserabili che augura la morte al presidente Napolitano, mi fate schifo». È la denuncia della deputata Pd, Alessia Morani. Su Twitter si rincorrono frasi come: «Me ne sbatto altamente i coglioni...». «Chi ha calpestato la Costituzione e svenduto la sovranità popolare non merita alcuna onorificenza». «Napolitano se n'è sempre fregato del popolo italiano. Perché a me dovrebbe fregare qualcosa del suo stato di salute...». E ancora: «Dovremmo provare dispiacere per lo stesso delinquente che ha continuato l'opera di insabbiamento della terra dei fuochi? Ma per cortesia». «Non ho mai augurato la morte a nessuno. Ma consentitemi una battuta molto cattiva. Domani si festeggia anzi festeggiano la liberazione. Chissà». «Napolitano ricoverato d'urgenza - scriveva nella serata di martedì un utente - se muore alle 00.01 festeggiamo il 25 aprile. E ancora: «Medici, mettetevi una mano sulla coscienza, sant'Iddio. Fate sciopero». Polemiche anche per quello che si legge sul Blog delle Stelle. Alcuni militanti - rivela l'agenzia Dire - nella parte dedicata ai commenti delle parole di Luigi Di Maio dopo l'incontro con il presidente della Camera, legano il malore di Napolitano al possibile accordo Pd-M5s. Dal centrodestra Francesco Storace e Guido Crosetto, storici avversari di Napolitano, se la prendono con gli «odiatori». «A Napolitano rivolgo i miei auguri di guarigione per tornare a criticarlo come si conviene: si rimetta presto, Presidente, perché vogliamo continuare a fare il contrario di quello che pensa lei», scrive Storace.

«Chi usa i social per augurare la morte a Napolitano, delle cui azioni politiche condivido quasi nulla», chiosa Crosetto, «merita solo il disprezzo che si riserva ai vili e agli infami».

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