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Dai fumetti al potere, la "Generazione R" entra negli Anta

Nati nel '75: dal fedelissimo Nardella all'avversario Civati. Ma anche Ronzulli, Kostner, Siani...

Dai fumetti al potere, la "Generazione R" entra negli Anta

Il 40esimo compleanno di un premier non sarebbe di per sé troppo degno di nota. Se il premier non fosse Matteo Renzi, uno che della propria (giovane) età ha fatto un manifesto politico. E se il Paese non fosse l'Italia, dove un presidente del Consiglio under 40 è una novità assoluta.

Nato nel 1975, oggi Renzi taglia il fatidico traguardo, un tantino appesantito dai chili e dalle aspettative nei suoi confronti. Già abbastanza adulto da conoscere le regole del gioco, ancora abbastanza giovane da potersi permettere di fare promesse. Ma se è vero che i quarant'anni sono l'età in cui diventiamo quello che siamo, chi sono i ragazzi della «generazione R»? Quelli che nei turbolenti Settanta erano in fasce e alla caduta del Muro avevano solo 14 anni. Che sono cresciuti a cartoon giapponesi e serie tv americane, che hanno fatto l'Erasmus ma parlano un inglese timido, che non sono nativi digitali ma neppure analfabeti. Hanno di sicuro letto Siddharta , Kundera e Tolkien, ma hanno pure collezionato Dylan Dog.

Eccoli. Nella classe del '75 ci sono prima di tutto un fedelissimo e un antagonista di Renzi. Si tratta di Dario Nardella , che l'ha sostituito sulla poltrona di sindaco di Firenze, e Pippo Civati , sua eterna spina nel fianco sinistro. È nato nel 1975 anche Davide Faraone , paladino del renzismo in Sicilia e specializzato in gaffes. Non solo. Fanno 40 nel 2015 tre donne di primo piano della politica, due ex ministri e un'eurodeputata, tutte di centrodestra: Mara Carfagna , portavoce alla Camera di Forza Italia; Licia Ronzulli , parlamentare europea sempre di Fi, che non rinuncia a fare la mamma e porta la figlia piccola sui banchi di Bruxelles; Nunzia De Girolamo , alfaniana dal piglio deciso e dal matrimonio bipartisan.

Tra i coetanei del premier ci sono donne belle e famose. Affermate, affascinanti e noncuranti di superare la soglia critica degli «anta». Come Martina Colombari , Miss Italia 1991, ex modella e attrice. O Anna Valle , anche lei eletta più bella d'Italia (nel 1995), attrice e volto noto delle fiction. A Victoria Cabello , la frangetta più cool della tv, è toccato sdoganare il Renzi pop a Victor Victoria . Nel 2010, molto prima del giubbotto alla Fonzie sfoggiato da Maria De Filippi, l'allora primo cittadino di Firenze portava ancora la giacca e la cravatta. Ballò impacciato con l'intraprendente conduttrice, non facendo una gran figura. È un colpo basso all'ego del premier invece l'aneddoto raccontato un paio di mesi fa da Asia Argento . «Renzi mi ha inviato un sms con i complimenti per il mio ultimo film - ha detto la trasgressiva attrice classe '75 - e io ho subito riferito ai miei commensali: “Mi ha scritto il sindaco di Firenze”...».

Il 1975 ha dato inoltre i natali a sportivi vincenti. A Isolde Kostner , ex sciatrice e pluri campionessa del mondo, al collega Giorgio Rocca e a Cristiano Lucarelli , ex calciatore-bandiera del Livorno da sempre schierato con l'estrema sinistra, che se mai ha votato alle primarie del Pd difficilmente ha scelto il segretario in carica.

Infine compiranno quarant'anni nei prossimi mesi tre personaggi che nei loro rispettivi settori rappresentano la nuova generazione di successo. Così Andrea Agnelli , rampollo della dinastia torinese e dal 2010 presidente della Juventus: con commenti sprezzanti e sfottò ha dimostrato di non essere affatto intimorito dalla vecchia guardia del mondo del calcio. Grazie all' exploit di Benvenuti al Sud Alessandro Siani è diventato l'attore comico più richiesto e ha debuttato come regista. Dopo decenni di cinepanettoni, un volto nuovo nella commedia italiana.

E Antonino Cannavacciuolo , chef pluristellato e conduttore televisivo che ha innovato la tradizione culinaria italiana senza paura di essere chiamato rottamatore.

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