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Nel bilancio M5s alla Camera spunta un "fondo cuscinetto"

Nel "bilancio previsionale 2014" spunta un "fondo rischi": forse serve a mantenere in piedi la struttura in caso di nuovi abbandoni da parte di parlamentari dissidenti?

Nel bilancio M5s alla Camera spunta un "fondo cuscinetto"

Tempo di bilanci, per il Movimento 5 Stelle: il gruppo stellato alla Camera ha presentato il "bilancio previsionale 2014", contenuto in un documento riservato illustrato agli onorevoli grillini lo scorso 22 ottobre.

Bene, di questo documento è entrata in possesso l'Ansa, che nella tarda serata di ieri ha diffuso tutti i dati e i numeri dei conti stellati a Montecitorio. Si tratta di un bilancio di poco superiore a cinque milioni, con un avanzo positivo di circa settecentomila euro. I ricavi provengono dal "contributo unico onnicomprensivo" di 5,2 milioni che la Camera assegna a tutti i gruppi in modo proporzionale alla loro composizine. Da mettere in conto, ci sono sessantotto dipendenti, una penale da un milione "imposta dal regolamento della Camera" e un milione e mezzo che andrà a costituire un "fondo rischi" di cui, spiega Ansa, non sarebbero state ancora precisate le finalità.

Questo "cuscinetto" è stato creato sulla base dei 2,44 milioni che avanzano nel bilancio, 690mila euro da quello del 2014 e 1,75 milioni da quello del 2013. Oltre al "fondo rischi" specifico di 1,5 milioni esisterebbe poi anche un "fondo rischi generico" di 100mila euro: in cosa consistano questi supposti rischi nessuno ancora lo sa, ma fonti d'agenzia rivelano che alcuni dissidenti grillini avrebbero ipotizzato che si tratti di una "riserva" da impiegare per il mantenimento della struttura nell'eventualità di nuovi abbandoni o espulsioni dal gruppo stellato a Montecitorio, con conseguente calo del contributo della Camera.

Proseguendo nella lettura del bilancio, si scopre che tra i "centri di costo" indicati le voci più consistenti sono quelle per la retribuzione dei dipendenti dell'ufficio legislativo (1,71 milioni) e dell'ufficio comunicazione (1,23 milioni). Cifre definite "soprendenti" dalla stessa Ansa, per la sproporzione tra i due dati: all'ufficio legislativo lavorano infatti 41 persone, all'ufficio comunicazione appena 18.

Vi sono poi le spese dovute agli acquisti di beni (8mila euro), agli acquisti di servizi (31mila) e alle consulenze (110mila).

Infine, il denaro speso per gli stipendi dei dipendenti dell'amministrazione, pari a 160mila euro; e quello speso per la segreteria generale (230mila).

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