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Nel cda arriva Laganà, il "delatore" filogrillino

Ha denunciato all'Anac la Maggioni per i viaggi e prima ancora l'ex dg Masi

Nel cda arriva Laganà, il "delatore" filogrillino

IndigneRai, DenunceRai, consigliere Rai. C'è un nuovo membro del Cda di Viale Mazzini che non arriva per nomina politica né governativa, ma per altre strade. Si chiama Riccardo Laganà, di mestiere fa il tecnico della Rai e siede da qualche giorno nel consiglio di amministrazione dell'azienda in quanto dipendente votato dagli altri dipendenti, come prevede la riforma renziana della governance della tv pubblica. Fin qui pura prassi normativa. In realtà Laganà si è guadagnato la nomina con una metodologia inusuale per una azienda (del resto la Rai non è una azienda normale): da dipendente ha denunciato la presidente della sua stessa azienda, Monica Maggioni, per la vicenda dei viaggi fatti dalla giornalista per presentare il suo ultimo libro e anche per presunti illeciti che sarebbero stati compiuti da Maggioni dal 2013 al 2015 quando dirigeva RaiNews (perciò la presidente uscente della Rai è stata indagata per abuso d'ufficio dalla Procura di Roma). Laganà ha guidato la battaglia contro la Maggioni come presidente dell'associazione «Rai bene comune - IndigneRai», che è anche un gruppo su Facebook molto attivo nel segnalare e denunciare malefatte e sprechi della tv di Stato. Laganà ha battuto nella conta anche Paolo Natale, ex presidente della Fnsi ed ex portavoce di Laura Boldrini alla Camera nonché candidato ufficiale dell'Usigrai, il potente sindacato interno. È bastata la campagna di trasparenza sulle spese della Maggioni? In verità il neoconsigliere è attivo da tempo nelle denunce a procure e Anac e autorità varie. Qualche anno prima aveva presentato un esposto alla Corte dei Conti sull'operato dell'allora dg (in quota berlusconiana) Mauro Masi, e anche nell'ultimo biennio ha prodotto - si legge nel suo cv - «alcuni esposti alla procura della Repubblica per chiedere conto di notizie di stampa che riguardavano alcuni presunti illeciti che sarebbero avvenuti in Rai». Una sorta di agente provocatore (interno alla Rai), figura indispensabile per gli esperti di giustizia vicini al M5s. Animalista, politicamente non è catalogato, anche se il profilo ricorda la tipologia grillina. Non a caso le sue denunce sulla Maggioni sono state cavalcate soprattutto dal M5s, e la sua nomina nel Cda Rai è stata salutata con molto calore da grillini non di secondo piano come il senatore Alberto Airola («I miracoli succedono.

Complimenti Riccardo!») e la deputata Mirella Liuzzi.

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