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Niente alimenti all'ex che va a convivere Cosa ne pensi? Di' la tua

Per la Suprema corte non è necessario risposarsi per non aver più diritto all'assegno di mantenimento

Niente alimenti all'ex che va a convivere Cosa ne pensi? Di' la tua

Continua a far discutere la sentenza della Cassazione che ha annullato l'assegno di mantenimento per una donna divorziata dopo che questa è andata a convivere con un altro uomo, riconoscendo in qualche modo una coppia di fatto.

"È giusto", dice al Corriere Gilda Ferrando, docente all'università di Genova e una dei massimi esperti di diritto familiare in Italia, "Dopo il divorzio ognuno riprende le redini della propria vita e quindi anche la responsabilità delle proprie scelte. Finora ci trovavamo davanti al paradosso che anche dopo una convivenza prolungata si poteva tornare a chiedere gli alimenti all'ex coniuge. Ma se il matrimonio non è indissolubile, perché dovrebbe esserci una sorta di indissolubilità economica?"

In discussione c'è quindi una legge, quella sul divorzio, che va forse cambiata. Del resto, come spiega La Stampa, la norma parla di un assegno con funzione "assistenziale" che cade nel momento in cui l'ex coniuge non si trova più in condizioni svantaggiose. E in Europa le cose vanno proprio in questo senso: in Francia, ad esempio, non si parla più di alimenti, ma di "prestazione compensatoria" che risarcisce nei fatti chi ha fatto sacrifici e magari rinunciato a una vita lavorativa (e quindi a una indipendenza economica) per occuparsi della casa e della famiglia.

Viene versata spesso in un'unica soluzione e viene determinata in base alle "conseguenze delle scelte professionali fatte da ciascuno dei coniugi durante la vita comune per l’educazione dei figli".

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