Politica

Il nobil leghista tutto arte e fair play che insegna il Medioevo ai giovani

L'aristocratico e professore Gianfranco Cuttica di Revigliasco ha puntato sulla cultura per conquistare la rossa Alessandria

Nadia Muratore

Alessandria È un sindaco professore, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, il nuovo primo cittadino di Alessandria, in Piemonte. Nato a Torino, sessanta anni tra pochi giorni, laureato in Lettere con una passione per la storia dell'arte medioevale, grazie a lui la Lega Nord torna a governare la città. Con il 56 per cento dei voti, contro il 44, ha battuto al ballottaggio il sindaco uscente Rita Rossa del Partito democratico. Leghista della prima ora, fiero del suo passato da attacchino di manifesti nel glorioso periodo di Umberto Bossi, Cuttica di Revigliasco è il sindaco che non ti aspetti, quello che ti spiazza e ti sorprende ad ogni parola. Ringrazia ed elogia gli sfidanti, alle maldicenze risponde con un sorriso, punta sull'educazione scolastica e crede fortemente che nei giovani e nella bellezza dell'arte risieda la formula per rilanciare un territorio. Ha atteso lo spoglio nella sua sede di via Dante, con una maglietta giapponese e il sudore sulla fronte, poi ha indossato una camicia bianca e una giacca nera per la passeggiata trionfante fin sotto a Palazzo Rosso, sede del municipio in piazza della Libertà, ha fatto di corsa le scale, seguito dai giovani padani e con la voce rotta dall'emozione ha voluto ringraziare gli alessandrini, ricordano che «abbiamo combattuto contro una corazzata a cui va tutto il mio rispetto». Un rispetto per l'avversario che è la carta vincente di questo professore imprestato alla politica, un grande comunicatore che fin dall'inizio ha improntato la sua campagna elettorale sulla lealtà, «sulle proposte e non sulle maldicenze».

Fronte spaziosa, capelli brizzolati leggermente lunghi sul collo, il neo sindaco di Alessandria per i prossimi cinque anni si dividerà tra i consigli comunali e quelli di classe, visto che dalla metà degli anni ottanta, «ho deciso di dedicare la mia vita all'arte e alla cultura ed insegno al liceo linguistico Amaldi di Novi Ligure. Ai miei studenti - ha precisato - non ho mai detto che mi sono candidato. La politica deve star fuori dalla scuola».

Discendente di una storica famiglia, la cui nobiltà risale al XIV secolo, con i conti di Quargnento, i marchesi di Cassine e i signori di Revigliasco, è da questi suoi avi che ha ereditato la passione per la politica e per l'arte, tanto da affermare che: «Attraverso alcuni miei incarichi professionali e pubblici, tra cui l'assessorato al Comune di Alessandria nei primi anni del duemila, ho capito quanto la cultura e l'arte possano essere il vero motore per lo sviluppo economico di una città». Con un sapiente utilizzo del tono della voce e un sapiente gesticolare che tiene desta l'attenzione, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, ha conquistato gli alessandrini rivolgendosi direttamente a loro: «Dialogare con le persone non è stato facile - ha detto -, ma questa scommessa è stata vinta. Dedico questa vittoria a tutti loro che affrontano una prima prova della vita.

Per me questa è una delle ultime, ma il destino di Alessandria si gioca su come sapremo incidere sulle future generazioni».

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