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Nuova bugia di Marino: "Scontrini online". Ma non c'è traccia

Il sindaco aveva annunciato a Piazzapulita la pubblicazione stamattina delle spese di rappresentanza. Non ci sono. E intanto scoppia la polemica su un nuovo viaggio negli Usa

Nuova bugia di Marino: "Scontrini online". Ma non c'è traccia

Ignazio Marino ha qualche problema tra il dire e il fare. Per il sindaco tra l'uno e l'altro non c'è il mare, ma proprio un oceano. Spesso dice delle cose e fa l'esatto contrario. Poi se ne dimentica, fino al momento in cui scoppia una (l'ennesima) polemica sul suo conto e cerca una scusa. Si arrampica sugli specchi.

E' successo nel caso - ormai tristemente famoso - del viaggio a Filadelfia, per il quale aveva assicurato che "il mio viaggio non costerà un euro ai romani" e poi s'è scoperta una spesa di 15 mila euro. "Parlavo del mio viaggio personale", ha detto ieri sera a Piazzapulita da Corrado Formigli. Cercando di derubricare a spese di rappresentanza quei 15mila euro serviti a portare con sè alcuni collaboratori.

Ebbene, sempre nel salotto di La7 il sindaco ha provato la sua "ridotta in Valtellina" di mussoliana memoria, cercando di salvare il salvabile. E ha annunciato che "domani mattina metterò online le spese di rappresentanza e di missione di due anni e mezzo da sindaco". A Formigli "in anteprima" ha portato i faldoni stampati. Ma la promessa fatta ai cittadini, anche stavolta, non l'ha mantenuta.

Siamo andati infatti sul sito del Comune di Roma e su quello di Ignazio Marino. Ma degli scontrini non c'è traccia. Nella pagina delle "spese di rappresentanza", infatti, campeggiano solo i dati relativi al 2014, ma l'ultimo aggiornamento risale al maggio scorso. Di certo non ieri sera o stamattina.

Senza contare che oggi i 5 Stelle capitolini si sono fiondati alla ragioneria del Campidoglio per chiedere i tracciati delle spese effettuate dal sindaco Marino con la carta di credito intestata alla tesoreria del Comune di Roma. Daniele Frongia, Marcello De Vito, Virginia Raggi ed Enrico Stefano si sono recati negli uffici preposti per ricevere la documentazione ma, denunciano, sono stati respinti all'ingresso. "Ci è stato negato l'accesso - lamentano - Prima ci era stato assicurato che ci avrebbero consegnato la tracciabilità delle spese il 23 settembre, dopo di che tutto è slittato al 2 ottobre, ma anche oggi non ci hanno consegnato alcun documento. Sappiamo dall'Oref che le tracce delle spese della carta di credito in dotazione del sindaco sono state depositate il 21 settembre, quindi non comprendiamo il motivo per cui oggi non ci stiano consegnando nulla. Evidentemente c'è la volontà di voler tenere nascosto qualcosa, come alcuni pagamenti che sappiamo sono stati effettuati da Marino in alcuni alberghi di lusso. Il tutto con i soldi dei romani".

E intanto monta la protesta per un'altro viaggio che Marino dovrebbe fare a New York. La notizia era stata ripresa con scandalo da molti, ma oggi arriva la smentita del Campidoglio: "Non c'è alcun nuovo viaggio a New York del sindaco di Roma Ignazio Marino e nessuno ne ha mai parlato". In effetti l'invito per il 6 novembre a partecipare al galà annuale della Camera di commercio italoamericana c'è. Ma a quanto pare Marino manderà un suo rappresentante. E rimarrà - questa volta - a Roma.

Sempre che non cambi idea.

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