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Nuove accuse per Romeo: corruzione anche al tribunale di Napoli

Perquisito a Napoli l'ufficio di funzionario del Ministero: avrebbe favorito Romeo in cambio dell'assunzione della figlia

Nuove accuse per Romeo: corruzione anche al tribunale di Napoli

Alfredo Romeo è accusato di nuovo di corruzione. Oltre agli appalti Consip, per cui è stato arrestato, l'imprenditore napoletano avrebbe infatti usato tangenti per farsi assegnare anche il servizio di pulizie nel tribunale di Napoli.

Questa mattina sono scattate infatti le perquisizioni disposte dal pm Henry John Woodcock al Palazzo di giustizia del capoluogo partenopeo. E c'è un altro indagato, Emanuele Caldera, funzionario del ministero della Giustizia e direttore generale per la gestione del complesso giudiziario.

Calderara è accusato di aver favorito la Romeo Gestioni in cambio dell'assunzione della figlia e altri favori. In particolare, pare che il funzionario abbia fatto sbloccare il pagamento di alcune fatture a favore dell'azienda. Fatture che erano state congelate dal funzionario che lo aveva preceduto nell'incarico.

Nel decreto si parla di attività illecite che rientrano nel "sistema Romeo" e "ispirato alla corruzione dei gestori della cosa pubblica".

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