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Il nuovo capo di Boko Haram viene dal Belgio

Usman Mohammed arruolava jihadisti a Bruxelles, ora li guiderà di persona in Nigeria

Abubakar Shekau, leader di Boko Haram
Abubakar Shekau, leader di Boko Haram

Boko Haram pesca in Belgio per dare continuità ai propri progetti criminali, chiamando a raccolta personaggi legati agli attentati di Bruxelles del 22 marzo. L'organizzazione jihadista deve scegliere un nuovo leader dopo la morte di Abubakar Shekau. Nella roccaforte di Maiduguri, città della regione nigeriana del Borno, i servizi di Abuja sostengono che da qualche giorno sia arrivato Usman Mohammed. Si tratta di un uomo di circa 35 anni che controllava un gruppo di miliziani nel quartiere Matongé, la zona afro di Bruxelles, e che ha collaborato nella preparazione degli attentati all'aeroporto di Zaventem.

Nella capitale belga gli scenari sono cambiati da un paio di anni a questa parte: non sono più Molenbeek e Vilvoorde le zone a elevata concentrazione jihadista. Molenbeek, a ridosso della fermata della metropolitana Ribaucourt, mantiene intatto il suo ruolo di smistamento di combattenti in partenza per la Siria, ma le cellule deputate a seminare il terrore in Europa si sono trasferite a Matongé, dove i leader di Boko Haram stanno infiltrando più uomini possibile.

Usman, come per altro rivelato dal Giornale lo scorso 22 marzo, era in stretto contatto con Salah Abdeslam, il macellaio del Bataclan. Assieme stavano progettando nuovi attentati, tra i quali uno alla centrale nucleare di Thiange, 90 km a sudest di Bruxelles. Notizia confermata a maggio dal direttore dell'antiterrorismo belga Van Tigchelt.

«Siamo in ostaggio della jihad nera - aveva inoltre raccontato il borgomastro Dufourny - gente che controlla persino attività commerciali e arruola giovani». Alcuni di loro raggiungeranno Usman a Maiduguri per portare nel cuore di Boko Haram tecnologie ed esperienze acquisite in Europa. Il 14 agosto l'organizzazione diffuse un video in cui mostrava alcune delle 276 giovani studentesse sequestrate il 14 aprile 2014 a Chibok, nel nord-est del Paese. Dopo aver annunciato di volerle convertire all'Islam e costringerle a diventare spose dei suoi combattenti, adesso il piano prevede la loro trasformazione in kamikaze.

Boko Haram punta agli interessi stranieri e mette nel mirino gli hotel internazionali delle capitali dell'Africa nera.

Sulla falsa riga degli assalti all'hotel Radisson di Bamako (Mali) e allo Splendid di Ouagadougou (Burkina Faso), dove vennero trucidate 56 persone.

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