Ponte crollato a Genova

"Nuovo ponte in un anno". Ma crolla pure il modellino

L'archistar Piano: dovrà durare un millennio. L'ex Ilva si fa avanti per fornire l'acciaio. Toti: «Nessuna gara»

"Nuovo ponte in un anno". Ma crolla pure il modellino

Genova - Ricorderà una nave, per estetica e per concetto, che attraversa la Val Polcevera e unisce le due metà di una città ferita e, per dirla con il padre del progetto, non sarà «un» ponte ma «il» ponte.

Costruito dall'eccellenza genovese e italiana, con l'acciaio dell'Ilva, le maestranze di Fincantieri, l'idea di un archistar mondiale, prende corpo l'immagine del nuovo viadotto di Genova che entro l'autunno del 2019 potrebbe essere pronto a sostituire il Morandi, crollato il 14 agosto.

«Dovrà durare mille anni», ha detto l'architetto genovese e senatore a vita Renzo Piano, che ha presentato il proprio progetto donato alla città di Genova in una conferenza stampa con tutta la squadra che si occuperà della sua realizzazione, dai vertici di Comune e Regione a Autostrade per l'Italia - presente l'ad Giovanni Castellucci, tra i 20 indagati nell'inchiesta sul disastro - e Fincantieri.

I mille anni inizieranno «entro ottobre, novembre al massimo» del prossimo anno, come ha annunciato il governatore ligure e commissario delegato all'emergenza, Giovanni Toti, scandendo i tempi entro i quali l'opera dovrà vedere la luce.

«Tempi brevi non vuol dire di fretta», ha garantito Piano che ha illustrato, plastici alla mano, il profilo dell'opera di ricostruzione, sottolineando che i lavori saranno «rapidi ma non frettolosi». Il plastico è stato protagonista di un piccolo incidente fuori programma quando l'ad di Aspi, Castellucci, ne ha accidentalmente toccato e rotto una parte, sotto gli occhi di Piano, che ha allargato le braccia sorridendo: «Porta bene...».

Del nuovo viadotto si sa che somiglierà alla chiglia di una nave. E questo perché «sarà costruito davvero come se fosse una nave - ha sottolineato l'archistar -, di parti e componenti che vanno assieme, coniugando normalità e semplicità con la forza dell'immaginario». Quattro corsie più quelle d'emergenza, il nuovo ponte sarà più largo del precedente, appoggerà più del precedente a terra, avrà 18 pilastri a 50 metri l'uno dall'altro, 22 campate e 43 lanterne, in memoria delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi.

Sarà in acciaio, come il ponte di Brooklyn: dopo la firma dell'accordo tra Ilva e ArcelorMittal, i vertici italiani di AM saranno a disposizione per fornire a Fincantieri l'acciaio dell'Ilva di Genova per la costruzione. Sulla scelta dei materiali Piano non ha dubbi: «È certamente una buona idea - ha spiegato - perché l'acciaio in questi ultimi 40-50anni ha fatto una strada incredibile e con i trattamenti di cui siamo capaci oggi può raggiungere fino a 50 anni di garanzia».

Sui tempi di realizzazione il messaggio chiaro arrivato dalla Regione è evitare una gara europea per la ricostruzione. «Se ci fosse - ha spiegato Toti - servirebbe un anno solo per organizzarla, anziché per ricostruire il viadotto. È probabile la creazione di un consorzio tra varie società che parteciperanno con un affidamento in house alla costruzione.

Se ci fosse una gara europea sarebbe impossibile realizzare il nuovo ponte Morandi entro un anno».

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