Elezioni Politiche 2018

Il nuovo ruolo di Berlusconi: "Io suggeritore del governo"

Il Cavaliere a «Matrix» da Porro lancia una proposta sulla giustizia: «Cauzione per i reati non di sangue»

Il nuovo ruolo di Berlusconi: "Io suggeritore del governo"

«Non entrerò nel governo, sono incandidabile. Il regista? Il regista è una parola grossa, farò il suggeritore e vigilerò dall'esterno». Silvio Berlusconi ospite di Nicola Porro a Matrix ritaglia per se stesso un ruolo da padre nobile del centrodestra, una figura di equilibrio come garante dell'unità della coalizione. Naturalmente in pochi credono che possa non avere un ruolo operativo e non essere in prima linea, soprattutto dopo aver guidato il suo partito in campagna elettorale verso una rimonta quotidianamente certificata dai sondaggi. E proprio sulle percentuali possibili si sofferma il Cavaliere «Il 25% dei voti per Forza Italia e il 45% per l'intero centrodestra». Questo il traguardo per le elezioni del prossimo 4 marzo.

Sulla trattativa con gli alleati Berlusconi distribuisce fiducia a piene mani. «Si tratta di quattro cavalli bravi con esperienza alle spalle e tanto buon senso. Alla fine ci si mette d'accordo anche rapidamente, siamo sulla stessa linea anche sui programmi», risponde quando gli chiedono se sia in grado di gestire i quattro cavalli della coalizione. I giudizi sugli avversari sono affilati soprattutto nei riguardi dei Cinquestelle. «Se vincono crolla l'Italia. Sono portatori del vecchio comunismo, non hanno mai lavorato. Praticamente diventano un'agenzia di collocamento per i disoccupati. Non è un partito vero, è una setta». Matteo Renzi viene, invece, liquidato come una figura ormai periferica. «Ho sperato che potesse essere una novità in una classe politica stantia, poi invece sono rimasto deluso. Oggi purtroppo per lui e anche per noi ha un gradimento del 22%. Per Renzi sono un pericolo per l'economia? A certe stupidaggini non vale la pena rispondere».

Parole decise anche sull'emergenza immigrazione. «Dobbiamo bloccarla totalmente e rimpatriare i migranti che stanno oggi in Italia. Sono 598mila quelli che non hanno diritto allo status di rifugiato. Sono migranti economici, disperati in cerca di un benessere che non hanno trovato». Il presidente di Forza Italia poi fa un passaggio importante sulla giustizia, annunciando l'intenzione di mutuare dagli Stati Uniti «il sistema della libertà su cauzione escludendola per i reati di sangue». Una mossa a cui si accompagna l'intenzione di abbattere i tempi dei processi «riportandoli nella media Ue».

Berlusconi risponde anche alle illazioni sulla cessione del Milan. Un tesoretto all'estero? «Non ho nulla all'estero, ho tutti soldi in Italia». Infine una battuta sul suo pollice verde. «Nella mia casa in Sardegna ci sono molte piante, ficus, rose. E anche erbe medicinali. Molti studenti le vengono a visitare. Tra queste erbe c'è pure quella del Viagra ma l'hanno presa tutta, non ne è rimasto un filo». Sullo sfondo continua il lavoro del tavolo delle candidature, tornato a riunirsi ieri pomeriggio. Sulla formula di suddivisione dei collegi uninominali - poco più del 40% a Forza Italia, poco meno del 40 alla Lega, 15 a Fdi, 5 a Noi con l'Italia - c'è un sostanziale accordo. Individuare le linee-guida per una equa suddivisione dei collegi non è facile, tanto più che non sarà indifferente a questo risiko la scelta del candidato nel Lazio.

In vista delle Politiche la macchina organizzativa inizia poi a girare a pieno ritmo. È ormai pronto anche l'esercito dei «controllori del voto» che dovrà vigilare sulla correttezza delle operazioni di spoglio. Sono ormai state coperte tutte le province e sul tavolo di Berlusconi ci sono 50mila nominativi.

Numeri mai raggiunti prima che dovrebbero garantire dal rischio brogli.

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