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D'Alema minaccia il giornalista: "Mi dica il nome, la denuncio"

Il giornalista di Virus gli chiede del vino acquistato dalla coop finita nell'inchiesta per mazzette. D'Alema sbotta: "La querelo". Nicola Porro: "Si adoperi piuttosto per cambiare le leggi"

D'Alema minaccia il giornalista: "Mi dica il nome, la denuncio"

"Gli acquisti (del vino, ndr) sono avvenuti nel corso di due anni non in una convention del Pd, sono stati regolarmente fatturati e sono avvenuti in prossimità delle festività, evidentemente per fare regali come fanno molte imprese". Massimo D'Alema perde le staffe e sbotta. Non riesce proprio a sopportare la domanda di un giornalista di Virus che gli chiede delle bottiglie di vino acquistate dalla CPL Concordia, la cooperativa rossa finita nell'inchiesta per mazzette a Ischia. "Io la querelo - tuona l'ex premier davanti a tutti - non sarebbe il primo oggi". Poi minaccia: "Mi dia il suo nome, le arriverà una denuncia".

All'Università di Bari, dove partecipa al convegno Sprofondo Sud sull’ultimo numero della rivista Italianieuropei, D'Alema si scontra duramente con Filippo Barone, giornalista della trasmissione Virus che domani sera torna su Rai 2 con Nicola Porro. Barone interroga l'ex premier proprio sull'opportunità di mischiare una convention del Pd alla vendita di vini. "Come risulta chiaramente dalle fatture - replica, secco, l'ex Ds - quegli acquisti sono avvenuti nel corso di due anni, in prossimità di festività, evidentemente per fare regali, come fanno molte imprese e sono stati fatturati ad un trattamento di favore, con pagamenti a quattro mesi e non in una convention del Pd". Come ricostruisce lo stesso D'Alema, si è trattato di "acquisti avvenuti nel corso di due anni, regolarmente fatturati e non certo nel corso di una convention del Pd, non c’entra nulla". Poi, rivolgendosi al giornalista di Virus che gli ha posto la domanda, aggiunge: "E siccome sto denunciando diversi giornali, denuncerò anche lei, lei dice cose sciocche". In una intervista al Corriere della Sera, poi, D'Alema invita il Csm e l’Associazione nazionale magistrati a "esercitare una maggiore vigilanza affinché certe misure non siano superate e la magistratura non si delegittimi da sola". "Non ritengo legittimo - conclude - un uso delle intercettazioni come quello che è stato fatto nei miei confronti". Ogni volta che l'abuso delle intercettazioni va a colpire un democrat, si apre un caso nazionale. Quando tocca a un esponente del centrodestra, allora tutto passa sotto silenzio.

Il nostro giornalista Filippo Barone di @VirusRai2 fa una domanda a D'Alema sui vini: giusta, sbagliata, impertinente?...

Posted by Nicola Porro on Mercoledì 1 aprile 2015

"Si risparmi le querele - scrive Nicola Porro su Facebook - si adoperi piuttosto per cambiare le leggi". Il caso D'Alema sarà tra i temi della puntata di Virus di domani. "Sono convinto, per quello che conta, che queste intercettazioni sono una schifezza - continua Porro - per di più il metodo Woodcock che ben conosco, si basa su intercettazioni a strascico". Il conduttore di Virus è d’accordo con D'Alema sul fatto che se non lo avessero tirato in ballo, tutta l’inchiesta avrebbe avuto minore rilevanza mediatica. "Detto questo - chiosa - mi chiedo per quale dannato motivo quando si è parlato delle intercettazioni e delle leggi che le volevano regolamentare il nostro Leader maximo non si è adoperato per farle passare anzi in un caso le ha esplicitamente affossate. E mi chiedo per quale motivo la sinistra fino a quando non è toccata direttamente fischietta facendo finta che non ci sia un problema con la giustizia spettacolo". Poi Porro incalza: "Ci spieghino, cosa dobbiamo fare allora? le intercettazioni del Cav, dei suoi amici, di oscuri consiglieri regionali, di faccendieri vari; favolette come la culona della Merkel o regali di Rolex possono finire in tv, diventare miti e quelle che riguardano Dalema no? Domani - conclude Porro - Virus ha intenzione di parlare anche di queste cose e delle inchieste di Woodcock il cui stile di intercettazione e di inchieste viene improvvisamente scoperto dalla sinistra. Ben arrivata e si risparmi le querele.

Si adoperi piuttosto per cambiare le leggi".

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