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"Ora basta, Marino lasci la poltrona"

Il centrodestra chiede la testa del sindaco incapace di gestire i suoi dipendenti. Toti e Salvini d'accordo: "Al voto"

"Ora basta, Marino lasci la poltrona"

RomaCome i macchinisti anche la stragrande maggioranza dei vigili urbani romani si è data malata la notte di Capodanno. Tutti a casa con malessere, botti e cotechino, embè? Fin qui la notizia. Se le cose fossero regolari i vigili sarebbero spacciati. Ma siccome di mezzo c'è il sindaco Ignazio Marino (che in fondo è come Cimabue di Carosello : fa una cosa e ne sbaglia due) possono stare tranquilli e contare su un'insperata solidarietà.

La conta di chi (quasi tutti) chiede le dimissioni di un sindaco incapace è infinita. A partire da Giovanni Toti, consigliere politico di Silvio Berlusconi. «Roma città fuori controllo», scrive su Twitter . E ancora: «Macchina amministrativa bloccata e il Pd non vuole votare #parolaaicittadini». Chiede invece «punizioni esemplari» e «non rimproveri annacquati» l'azzurra Daniela Santanchè, che punta poi il dito contro Renzi che «ha fatto orecchie da mercante» quando «ripetevamo allo sfinimento che la pubblica amministrazione va riformata». Parla invece di «supertutelati che Pd e Cgil vogliono continuare a supertutelare» Deborah Bergamini, responsabile comunicazione di Forza Italia. Mentre Mara Carfagna invita il governo ad «applicare la riforma Brunetta» sulla Pubblica amministrazione.

Anche il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, è netto. «A Roma vigili e autisti protestano e a ragione. Invece di prendersela con loro, Renzi licenzi il primo problema di Roma: Ignazio Marino!». Stessa linea Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia. «I vigili assenteisti dovranno pagare, ma vorremmo che a pagare fosse anche il sindaco Marino sul quale - attacca Rampelli - pesa la responsabilità politica delle pessime relazioni tra il corpo e il Comune di Roma. In un drammatico esacerbarsi di rapporti, Marino è sordo al confronto con la categoria». Per Andrea De Priamo, portavoce romano di FdI, «a Roma la sinistra fa la doppia morale». E quindi «se il sindaco è di destra i disservizi vanno imputati a lui, se è di sinistra vanno attribuiti ai lavoratori». E ancora: «Sono mesi che il personale viene vessato dall'atteggiamento di chiusura e dalle scelte unilaterali di Marino e del comandante Clemente. Chi dovrebbe essere licenziato è proprio il sindaco».

Annuncia un'interrogazione in Campidoglio Forza Italia. Il coordinatore romano Davide Bordoni critica infatti Clemente e Marino che «hanno diffuso gravi notizie relative alla presenza dei vigili in servizio la notte del 31 dicembre: le percentuali di assenza sono notevoli e senza dubbio non adeguate alla copertura degli eventi pianificati dall'amministrazione per la stessa notte». «Quello che il comandante e il sindaco tacciono - aggiunge - sono però le motivazioni delle assenze. Forza Italia presenterà un'interrogazione in chi chiederemo loro di rispondere alle seguenti domande».

Elenca: «È vero che le ferie dei vigili urbani sono state autorizzate dal comando in misura non congrua alle effettive necessità della città? È vero che gli agenti presenti sono stati avvisati di dover prestare servizio non, come pianificato, dalle 17 alle 24 bensì dalle 17 alle 3 con immaginabili problemi creati alle famiglie dei lavoratori da queste decisioni tardive e scomposte? Se quanto sopra rispondesse al vero, il sindaco e gli uomini che lui ha scelto dimostrerebbero un'inadeguatezza colpevole nel ricoprire ruoli di responsabilità».

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