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Ora il governo legifera sullo streaming: "Prima i film in sala"

I film, prima di poter essere pubblicati sulle piattaforme streaming, dovranno essere trasmessi in sala. Ecco il decreto legge del governo

Ora il governo legifera sullo streaming: "Prima i film in sala"

I film, prima di essere trasmessi in streaming, dovranno passare dalle sale cinematografiche. Ad annunciare un'importante novità su questo tema è stato il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, che ha dichiarato di stare per firmare un decreto che dispone sulle cosiddette "nuove finestre".

La finalità è quella di regolare tempistiche e concorrenza: "Penso - ha specificato il vetice del dicastero - sia importante assicurare che chi gestisce una sala sia tranquillo nel poter programmare film senza che questi siano disponibili in contemporanea su altre piattaforme". Stop, quindi, alla diffusione simultanea. Oggi dovrebbe essere la giornata scelta dal membro del "governo del cambiamento" per porre la propria firma alla fine del provvedimento. Ma chi sono i destinatari più o meno diretti del decreto legge in questione? Il colosso Netflix, non è un mistero, sostiene la bontà della sincronicità tra trasmissione in sala e trasmissione via web.

Come riportato pure da Repubblica, la discussione su questo argomento non è notizia d'oggi. Già al festival cinematografico di Cannes, le produzioni firmate dalla nota impresa di distribuzione di pellicole, serie e documentari erano stati esclusi. La motivazione era ascrivibile proprio all'inesistenza di uno spazio temporale in grado di separare la potenziale visione all'interno dei cinema e la pubblicazione sulla piattaforma. A Venezia, invece, si era optato per includere i prodotti di Netflix, tanto che "Roma" di Alfonso Cuaròn, che uscirà tra circa un mese, è risultata vincente all'interno della competizione per il settantacinquesimo Leone d'Oro.

La distribuzione? Netflix.

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