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Ora i cattolici di sinistra rievocano il Cln

Una riedizione del Comitato di liberazione nazionale per contrapporsi ai sovranisti: questa è l'ultima idea dei cattolici progressisti in vista delle elezioni

Ora i cattolici di sinistra rievocano il Cln

Certi cattolici pensano che il sovranismo possa essere osteggiato da un "nuovo Cln", che sta per declinazione contemporanea di Comitato di liberazione nazionale.

Avevamo già parlato di come alcuni emisferi del moderatismo progressista si stessero organizzando dal punto di vista politico. La strada per le elezioni anticipate sembra segnata. Un fattore, questo, che ha accelerato il processo preparatorio. La proposta, anche in questa circostanza, proviene da Il Domani d'Italia. La firma è quella di Enzo Carra, già parlamentare piddino. La necessità palesata è quella di far sì che tutte le "forze democratiche" si alleino, in opposizione all'avversario comune, che è appunto l'ideologia sovranista.

Il riferimento temporale e stilistico lo abbiamo segnalato sin dal principio: "come fu nel Cln", si legge nella chiamata a raccolta. E questo è il dato da cui partire. Poi c'è l'elencazione di alcune sigle raggruppabili, che sono almeno tre: Politica Insieme, Rete Bianca e Costruire Insieme. Pare che possano costituire la base di quel "partito dei cattolici" che viene ventilato da mesi. Quello benvisto anche da qualche vescovo. Il Partito Democratico di Nicola Zingaretti, che ha aperto alle esperienze civiche, potrebbe inglobare tutto per mezzo di una coalizione. Si vedrà.

Certo è come questi cattolici si orientino, com'è naturale che sia, studiando e recependo il pensiero di papa Francesco, che proprio con l'intervista di ieri a La Stampa si è scagliato contro quella che per il Santo Padre è una "esagerazione", la stessa che termina "sempre male", conducendo "alle guerre". Jorge Mario Bergoglio è un critico, per non dire un oppositore, del sovranismo populista. E infatti il pontefice argentino viene citato nell'analisi di Enzo Carra, che scrive:"Si può pensare che Francesco sia un irriducibile pessimista e che quindi non sappia gustare appieno la fragranza del diktat salviniano: 'datemi i pieni poteri”' Quindi l'autore dell'appello prosegue: "Si può pensarla così, e in fondo è quello che finora hanno fatto in molti, fuori e soprattutto dentro il Parlamento. Nel caso tuttavia si fosse di altro parere, nel caso si creda che le parole di Francesco non siano un diverso modo di mettere paura alla gente, tipo quello usato per anni da Salvini e i suoi, allora non c’è che da mettersi in marcia".

Come? Rievocando uno schema novecentesco. Anche perché - viene aggiunto - in questo momento storico "si tratta di difendere la democrazia". Mentre l'Italia, in pieno regime democratico, si prepara al secondo appuntamento elettorale in un anno e mezzo, qualcuno sventola la bandiera del Cln.

Per liberarsi da cosa, in tutta onestà, si fa fatica a capirlo.

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