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Ora Di Maio prende in giro pure i truffati dalle banche

Il vicepremier prometteva: "1,5 miliardi per risarcire i risparmiatori". Ma nel Dpb le risorse per il 2019 sono pari a zero

Ora Di Maio prende in giro pure i truffati dalle banche

I risparmiatori truffati dalle banche possono aspettare. L'ultima promessa di Di Maio è stata smentita dal documento programmatico di bilancio del governo gialloverde. Motivo? Le risorse stanziate nel 2019 sono pari a zero. Nel 2020 e nel 2021 ammontano invece a 360 milioni l'anno per un totale di 720 milioni in tre anni. Fondi ben lontani da quel miliardo e mezzo annunciato ieri in pompa magna da Palazzo Chigi. Che rivendicava: "Il fondo è così ampliato di 14 volte rispetto a prima".

Una fonte governativa, come scrive la Reuters, spiega che gli 1,5 miliardi sono un obiettivo di legislatura, da raggiungere cioè in cinque anni. Al momento però l'obiettivo è molto lontano, soprattutto dai proclami.

Il 20 settembre scorso, il viceministro Luigi Di Maio annunciava: "Stiamo approntando un sistema per riuscire a risarcire i risparmiatori truffati delle banche, dal 2019 quelli che sono stati truffati dal decreto "salva padre della Boschi" cominceranno a essere risarciti". Pensiero ribadito anche il 7 ottobre scorso: "Abbiamo trovato i soldi per risarcire i truffati dalle banche del padre della Boschi e degli amici di Renzi".

Passa poco più di una settimana e il grillino torna alla carica: "Nella legge di bilancio ci sono 1,5 miliardi per rimborsare i risparmiatori truffati, non solo dalle banche, ma anche dal governo Renzi che, in una domenica pomeriggio, mandò sul lastrico centinaia di migliaia di risparmiatori". Viene da pensare che questi soldi li abbia visti solo lui.

E andarlo a spiegare ai risparmiatori truffati ora non sarà facile.

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