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Palermo, si allarga l'indagine sui 5 Stelle: "Ci sono firme false"

Ora spuntano due testimoni che dicono di non avere mai firmato le liste elettorali

Palermo, si allarga l'indagine sui 5 Stelle: "Ci sono firme false"

Non sarebbero soltanto le firme ricopiate il problema del Movimento 5 Stelle a Palermo, ma piuttosto una serie di nomi inserite nelle liste elettorali e che non dovevano esserci, perché chi aveva firmato non aveva firmato per le Comunali 2012.

Alcuni dei nomi presenti - sostengono fonti sentite da Repubblica - sono stati presi dagli elenchi di chi diede il proprio nome per il referendum sulla privatizzazione dell'acqua, che nulla ha a che fare con le liste per le elezioni amministrative, avvenute l'anno successivo.

Nel frattempo si sono sospesi la deputata regionale Claudia La Rocca e il collega Giorgio Ciacco, mentre gli indagati al parlamento nazionale rimangono per ora al loro posto, in attesa di un avviso di garanzia. E c'è chi, come la La Rocca, sostiene che Beppe Grillo fosse a conoscenza di quanto stava avvenendo.

A Repubblica intanto due fonti confermano che le loro firme, presenti su quelle liste, sono palesemente false. "Ricordo con certezza di avere firmato per il quesito sull’acqua pubblica", dice un avvocato, non per le liste per le Comunali. E il pasticcio sulle liste si allarga.

"Adesso pure le firme clonate, raccolte per un altro motivo e usate per le comunali di Palermo? La grillopoli firme false si ingigantisce ogni giorno di più nel solito silenzio omertoso di Grillo e dei vari Di Maio e Di Battista che non spiegano, tentano di negare quando non di insabbiare. E intanto scappano da Palermo nel loro giretto in treno. Leader da strapazzo". Così Emanuele Fiano, componente segreteria Pd.

Immediata la risposta di Alessandro Di Battista.

"Valutiamo - ha affermato- vediamo se ci sono gli indagati,gli si chiederà di autosospendersi e poi si andrà avanti".

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