Cronache

Il Papa chiude il Giubileo e attacca il progresso: "Fa aumentare i poveri"

Bergoglio chiude il Giubileo: porte sante serrate

Il Papa chiude il Giubileo e attacca il progresso: "Fa aumentare i poveri"

«È inaccettabile» che vengano preferite le cose alle persone, è «inaccettabile» che l'essere umano venga spesso «escluso e scartato», è «grave che ci si abitui a questo scarto». Usa parole dure Papa Francesco che ieri in Vaticano ha celebrato il Giubileo delle persone socialmente escluse. Presenti migliaia di clochard, senzatetto, barboni, arrivati da 22 Paesi di tutto il mondo. Ultimo atto prima della chiusura ufficiale dell'Anno Santo straordinario della Misericordia proclamato da Bergoglio e iniziato l'8 dicembre dello scorso anno. Perché ieri si sono chiuse le porte sante di tutto il mondo. È rimasta aperta solamente quella della Basilica di San Pietro che verrà chiusa dallo stesso Pontefice domenica prossima, 20 novembre.

Prendendo spunto dalla liturgia della domenica («Tutto in questo mondo passa, come l'acqua che scorre via»), Francesco ricorda due ricchezze che non svaniscono: Dio e il prossimo. «Tutto il resto dice - il cielo, la terra, le cose più belle, anche questa Basilica, passa; ma non dobbiamo escludere dalla vita Dio e gli altri. Eppure proprio oggi, quando si parla di esclusione, vengono subito in mente persone concrete; non cose inutili, ma persone preziose». Da qui il monito del Pontefice argentino: «La persona umana, posta da Dio al culmine del creato, viene spesso scartata, perché si preferiscono le cose che passano. E questo è inaccettabile, perché l'uomo è il bene più prezioso agli occhi di Dio. Ed è grave che ci si abitui a questo scarto; bisogna preoccuparsi, quando la coscienza si anestetizza e non fa più caso al fratello che ci soffre accanto o ai problemi seri del mondo, che diventano solo ritornelli già sentiti nelle scalette dei telegiornali».

È stato Bergoglio in prima persona a volere fortemente il Giubileo dei clochard. Lui che tanto ha a cuore i più poveri, gli ultimi, gli indigenti. «Escluderli e scartarli è voltare la faccia a Dio», ripete il Papa battendo il pugno dall'ambone. «È un sintomo di sclerosi spirituale quando l'interesse si concentra sulle cose da produrre, invece che sulle persone da amare. Così nasce la tragica contraddizione dei nostri tempi: quanto più aumentano il progresso e le possibilità, il che è un bene, tanto più vi sono coloro che non possono accedervi. È una grande ingiustizia che deve preoccuparci, molto più di sapere quando e come sarà la fine del mondo».

Sulla scorta delle Giornate Mondiali della Gioventù, il Papa gesuita sembra lanciare una nuova iniziativa. «Oggi vorrei che fosse la giornata dei poveri», dice.

E mentre chiudono le Porte della Misericordia, Bergoglio invita a «non chiudere gli occhi dinanzi al prossimo che ci interpella».

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