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Parigi apre sui migranti. La risposta del Viminale: gli "ispettori" al confine

Il ministro Castaner: «Parlerò con Salvini, no a scelte unilaterali». Funzionari italiani a Claviere

Parigi apre sui migranti. La risposta del Viminale: gli "ispettori" al confine

Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha inviato a Claviere i funzionari della direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere (dipartimento della pubblica sicurezza) per verificare la situazione dopo i recenti episodi di sconfinamento. Secondo quanto spiegato dal Viminale, «la Francia ha proposto all'Italia un incontro per migliorare la cooperazione al confine». Il vicepremier Salvini ha chiarito: «L'Italia non è più pavida, rassegnata a essere il campo profughi d'Europa e che prende ordini da Bruxelles e da Berlino. Aspetto il ministro francese a Roma, ma nel frattempo continueremo a pattugliare i confini. Siamo un Paese che ha rialzato la testa: chi non l'ha ancora capito se ne renda conto». Una presa di posizione netta e irrevocabile.

Commentando le parole del suo omologo francese Castaner, secondo il quale «le decisioni unilaterali non possono farci fare passi in avanti», il vicepremier ha specificato: «Prendo atto con soddisfazione. Castaner evidentemente fa autocritica dopo gli episodi di immigrati scaricati come pacchi dalla polizia francese nei boschi italiani. Castaner è ministro da pochi giorni, sono sicuro che lavoreremo bene e nel rispetto reciproco. Ma servono i fatti: noi siamo pronti a tirare dritto». Il ministro francese ha invocato «più efficacia nei provvedimenti di espulsione». Salvini ha specificato: «Sono d'accordo, è quello che sostengo da anni eppure mi davano del razzista, anche da Parigi. Meglio tardi che mai».

Nei giorni scorsi il ministro aveva postato un video in cui si vedevano gendarmi francesi scaricare alcuni migranti al confine proprio dai gendarmi francesi, che avrebbero sconfinato in territorio italiano. I «vicini di casa» avevano risposto con un comunicato della prefettura locale con cui si chiariva che si sarebbe trattato di «normali respingimenti». Ma il ministro si era arrabbiato e aveva inviato pattuglie della Polizia di Stato al fine di controllare e presidiare il confine con il Paese di Macron, accusato da vari politici italiani di fare solo i propri interessi a discapito dell'Italia. Una sorta di «invasione forzata» da parte dei cugini francesi, documentata dalle immagini della Digos di Torino che avrebbe dimostrato, con i video registrati nei giorni scorsi, che gli sconfinamenti sarebbero stati più di uno.

Peraltro, anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, aveva puntualizzato quanto il comportamento della Francia fosse irregolare. L'Europa sembra sempre più fare orecchie da mercante di fronte al nostro Paese, lasciato sempre più solo a gestire l'emergenza immigrazione. L'altro ieri la prefettura francese delle Alte Alpi aveva chiarito che «a differenza dell'incidente del 12 ottobre, per il quale è stata data una spiegazione, il video diffuso da Salvini mostra una procedura di non ammissione al confine secondo la pratica concordata tra la polizia francese e italiana così come prevede la legge europea». Una ricostruzione diversa da quella fornita dal ministro secondo il quale la Francia ha comunicato «di voler consegnare un gruppo di immigrati alle 9,49 di venerdì, peccato li avesse già abbandonati in territorio italiano».

Gli ultimi scontri tra i due governi sembrano sempre più accesi al punto che gli attriti potrebbero sfociare in un vero e proprio caso diplomatico che potrebbe, addirittura, andare a minare i rapporti commerciali tra Italia e Francia.

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