Parigi brucia

Parigi sotto attacco, Alfano blinda l'Italia: "Controlli su territori e frontiere"

Italia a un passo dal livello di massima allerta. Pugno duro del governo: "Rafforzare i controlli sui territori e alle frontiere". Focus sul Giubileo. Ma Alfano mette le mani avanti: "La prevenzione non elimina del tutto i rischi"

Parigi sotto attacco, Alfano blinda l'Italia: "Controlli su territori e frontiere"

L'Italia è a un passo dal livello massimo di allerta. Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza ha deciso di elevare a livello 2 l’allerta in Italia, il ché rende possibile l’impiego dei corpi speciali delle forze armate. Nella conferenza stampa al termine della riunione al Viminale, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha deciso di "rafforzare i controlli alle frontiere, in particolare, quelli con la Francia". "Nessun Paese è a rischio zero - spiega il titolare del Viminale - oggi la minaccia risulta accresciuta anche se non sorretta da elementi specifici di iniziative contro il nostro Paese".

Nel corso del 2015 sono stati espulsi 55 terroristi islamici. L'ultima è stata proprio stamattina: un marocchino di 40 anni, che dal 1998 risiedeva a Prato, minacciava di colpire l'Italia e di portare i due figli in Siria. "Il buon funzionamento dell'attività di prevenzione sia dimostrato proprio dai risultati - spiega Alfano - dal primo gennaio a oggi sono state effettuate 540 perquisizioni su soggetti che avevano a che fare in qualche modo con il terrorismo; sono state controllate 56426 persone, 147 sono state arrestate e altre 325 indagate. Le espulsioni dal territorio nazionali e i respingimenti alla frontiera per mancanza dei requisiti sono state 259, i veicoli perquisiti e controllati più di 8490". In realtà, lo sforzo della prevenzione non è destinato ad eliminare il rischio di attentati ma a diminuirne il coefficiente. "I nostri sforzi sin qui sono stati premiati - continua Alfano - ma quel che è caratteristico della prevenzione è che non c’è prova contraria, si agisce per evitare attraverso un lavoro faticoso, oscuro, continuo, portato avanti giorno e notte".

Dopo i sanguinari attacchi a Parigi, il Viminale ha chiesto ai prefetti di convocare immediatamente i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza per adeguare le misure di prevenzione e vigilanza degli obiettivi sensibili. "In pochissime ore - garantisce Alfano - avremo un report dalle rete capillare delle Prefetture per capire se e che cosa è cambiato sui singoli territori". Sono stati, poi, resi disponibili 700 militari per Roma. "Un anticipo di quanto era stato già deciso", continua il ministro dell’Interno spiegando che nella Capitale "tutti i servizi sono stati attivati con la massima allerta". Dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica è, poi, arrivata l’indicazione di "rafforzare i controlli alle frontiere, in particolare, quelli con la Francia". "Siamo in connessione permanente con i colleghi francesi per un controllo strettissimo - ha spiegato Alfano - perché vogliamo evitare transiti che possano arrecare danno alle indagini in corso.

Lo stesso faremo su tutti i valichi di frontiera, strade, ferrovie, porti e aeroporti".

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