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M5s, nuove regole di Di Maio: gli indagati potranno candidarsi

Le novità su Statuto, codice etico e Parlamentarie a 5 stelle: tempo fino al 3 gennaio per autocandidarsi; Di Maio sarà capo politico, sfiduciabile su proposta del garante (Grillo)

M5s, nuove regole di Di Maio: gli indagati potranno candidarsi

Il MoVimento 5 Stelle ha bandito le parlamentarie. Ad annunciarlo, in veste di bardo, il candidato premier Luigi Di Maio che con un lungo post sul blog di Beppe Grillo ha svelato le regole e le modalità a cui dovrà sottostare chiunque vorrà presentarsi alle elezioni nelle liste grilline.

"​Oggi apriamo ufficialmente le candidature per le parlamentarie che si terranno intorno a metà gennaio - scrive il vicepresidente uscente della Camera - Vogliamo offrire alle persone che ci hanno dato fiducia in questi anni, e a quelle che ce la daranno il 4 marzo, il gruppo parlamentare migliore possibile. È un giorno storico perchè tante persone da oggi potranno decidere di dare il loro contributo e mettersi a disposizione".

I dettagli delle Parlamentarie

"A partire dalle ore 15,15 di oggi, sabato 30 dicembre 2017 - prosegue - e fino al termine perentorio delle ore 12 di mercoledì 3 gennaio, gli iscritti al MoVimento 5 Stelle possono presentare la propria autocandidatura per le parlamentarie che si svolgeranno secondo le modalità previste dal Regolamento e i tempi che saranno pubblicati sul sito".

Secondo il nuovo statuto tutti i candidati, che siano iscritti o meno al MoVimento, dovranno tesserarsi alla nuova Associazione Movimento 5 stelle. Garante sarà Beppe grillo, a cui è attribuito il potere di interpretazione insindacabile delle norme del nuovo statuto: anche il Capo Politico - che in questo momento è ovviamente Di Maio - può essere sfiduciato su proposta del Garante.

La giravolta sugli inquisiti

I candidati del Movimento 5 Stelle devono "rinunciare alla propria candidatura nel caso in cui, avuta notizia dell'esistenza di un procedimento penale a proprio carico, emergano elementi idonei a far ritenere la condotta lesiva dei valori, dei principi o dell'immagine del MoVimento 5 Stelle, a prescindere dall'esito e dagli sviluppi del procedimento penale accettando, ora per allora, le determinazioni che sul punto gli Organi dell'Associazione a ciò deputati riterranno di esprimere".

La "tassa Rousseau"

Fra le altre novità, l'introduzione di “un contributo mensile di euro 300 destinato al mantenimento delle piattaforme tecnologiche che supportano l’attività dei gruppi e dei singoli parlamentari" per chiunque si autocandidi alle Parlamentarie. Un'idea che è già stata ribattezzata "tassa Rousseau".

E che, c'è da giurarci, farà discutere.

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