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Passera contro tutti: no a sinistra e populismi

Attacchi al premier, alla Lega e a Forza Italia. E strizza l'occhio ai Popolari di Mauro

Passera contro tutti: no a sinistra e populismi

Roma - La data per trasformare in partito la sua «Italia Unica» Corrado Passera l'aveva scelta da due mesi. Il caso ha voluto che coincidesse con l'elezione del nuovo capo dello Stato (cui, ovviamente, ha promesso sostegno). Il percorso era tracciato da tempo, infatti, e ieri l'ex amministratore delegato di Intesa Sanpaolo non ha fatto che portarlo a termine celebrando 2.800 tesserati e 150 sezioni (le «porte» di Italia Unica). «Saremo l'alternativa credibile alla sinistra e ai populismi, che si ispira ai valori popolari e liberali», ha detto proponendosi come «un'offerta politica nuova».

Passera, insomma, vuole essere l'anti-Renzi e al premier ha riservato una bella stoccata. Il presidente del Consiglio, ha affermato, «viene da una buona scuola di potere e lo usa in modo spregiudicato», inoltre «spaccia per storica una rottamazione che si è rivelata poco più di una sostituzione di gruppo di potere». Non meno tenero è stato nei confronti di Silvio Berlusconi in quanto «ha cercato compromessi al ribasso con Renzi e s'è fidato anche lui dello “stai sereno Silvio“» attuando così «un tradimento inescusabile di milioni di persone». Bordate anche contro la Lega: Salvini «dondola come un pendolo tra Tsipras e Le Pen».

Ma cosa vuole veramente il Corrado Passera neopresidente di Italia Unica? Di sicuro ha tagliato i fili (pur assumendosene le responsabilità) con il suo passato di ministro del governo Monti e di sicuro ambisce a rappresentare «una maggioranza di cittadini che, più che silenziosa si sente silenziata, perché non ritrova i propri valori in nessuna delle formazioni politiche esistenti». Ecco perché assieme all'avvocato Luca Bolognini e all'economista Riccardo Puglisi è stato messo a punto un interessante programma politico di stampo liberale e popolare. I capisaldi sono il dimezzamento dell'Ires sulle imprese, la possibilità di ottenere la restituzione del 50% dell'Iva sui consumi quando si paga con carte di credito o di debito, l'abolizione di redditometro e studi di settore e, soprattutto, un bonus di 5mila euro per i nuovi nati fino al quinto anno di età (previsti anche mille euro al mese per gli anziani non autosufficienti e a basso reddito). Queste proposte dovrebbero essere finanziate con un taglio della spesa pubblica che non è stato ancora dettagliato tranne che per l'abolizione delle Regioni e l'uscita dello stato dall'economia. Italia Unica, inoltre, è contraria all'accoglienza di nuovi immigrati «perché la situazione è ormai insostenibile». Contro la criminalità «tolleranza zero».

Un po' paradossale, forse, proporre un programma di centrodestra nel giorno più difficile per lo schieramento alternativo alla sinistra. Ma tant'è. I Popolari di Mario Mauro guardano a Passera con simpatia.

L'intendenza seguirà.

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