Cronache

Pasti sospesi e cucine solidali: non è tutto un magna magna

Pasti sospesi e cucine solidali: non è tutto un magna magna

È vero che non di solo pane vive l'uomo, ma in questo tempi tempi precari e squattrinati anche il pane può diventare una mano tesa, un gesto d'amore, un sasso lanciato contro l'indifferenza, senza che sia duro uguale. Prendi per esempio il ristorante «Terrazzina sul mare» sul lungomare Faleria di Porto Sant'Elpidio. Un giorno il titolare si vede arrivare una famigliola timida timida. Non hanno niente, soprattutto da mangiare. Si fanno forza e chiedono con la semplicità dell'innocenza: «Non è che ci può regalare una pizza?...». La gentilezza che frantuma i cuori, come fai a dire no? Ma Giovanni, il titolare, fa di più: ha deciso di offrire ogni giorno, dalle 11 alle 12, un pasto caldo a chi non può permetterselo. «Ho sentito il bisogno di fare qualcosa per le persone meno fortunate» racconta al Corriere Adriatico. Precisando sulla pagina Facebook del locale: «Non c'è vergogna e non c'è orgoglio. Non voglio farmi pubblicità, è qualcosa che viene da dentro. Se qualcuno penserà male, problemi loro. Mi riservo solo la priorità del dono. Tutti insieme con un piccolo gesto possiamo fare molto». Giusta precisazione, capace che Tripadvisor metta al locale un paio di recensioni negative senza neanche esserci andata.

Ma altri ristoratori, alla faccia del profitto e del grasso che cola, stanno creando uno spazio di ristoro per chi non ne ha, senza che i clienti si offendano visto anche che ogni anno, dicono le statistiche, un terzo del cibo del mondo, un miliardo e tre di tonnellate, viene sprecato senza arrivare neanche a tavola. A Bologna per esempio dopo il caffè, il libro e il panino, in due ristoranti del centro di Bologna è possibile pagare un pasto per chi non può permetterselo. Anche a Como, per inizativa del Rotary, una decina di ristoranti hanno sposato la causa del «pasto sospeso». Il KFC di Pompei, attraverso il Banco Alimentare della Campania, dona il pollo fritto in eccedenza alla mensa dei poveri, il Grano zero di Lecco si è invantato la polenta solidale, a Savona hanno addirittura inaugurato la «Trattoria del mutuo soccorso» dove puoi, secondo precetto biblico e disposizione dello chef, dar da mangiare agli affamati e da bere agli assetati. Non è solo l'Italia delle 14 rapine a mano armata al giorno in bar, negozi e ristoranti o dei locali etnici sotto inchiesta per cibi scaduti e velenosi.

Ma anche di gente buona come il pane.

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