Politica

Il pasticciere stellato vince sugli odiatori

Risarcito da chi lo aveva diffamato su Tripadvisor, il denaro va in beneficenza

Gioia Locati

«Va bene una critica, ma non deve arrivare alla diffamazione», con questa convinzione, il pasticciere «stellato» Iginio Massari ha ottenuto un risarcimento dopo una recensione offensiva apparsa su Tripadvisor. «I social sono un valido strumento di comunicazione e consentono di raggiungere luoghi e persone lontane, attenzione tuttavia ai contenuti. Fiducia nella giustizia», ha scritto ieri su Facebook il maestro pasticciere bresciano, commentando la sua vittoria legale.

In una recensione pubblicata nel consultatissimo sito Tripadvisor, due clienti avevano definito la sua crema «vomitevole». «La critica è sacrosanta, ma la diffamazione no - ha detto Massari -. La via legale è durata cinque anni ma alla fine ho avuto ragione. E ho fatto tutto da solo, senza sostegno del motore di ricerca. Alla fine il giudice mi ha chiesto una transazione che ho accettato devolvendo l'importo del danno a una Onlus che si occupa di acquistare macchinari e supporti tecnologici adeguati ai bambini ricoverati presso l'Ospedale pediatrico di Brescia».

I due «recensori», per aver diffamato Massari, hanno dovuto risarcirlo. «Ho voluto frenare chi ha esagerato - ha detto il maestro -. Ho difeso il lavoro dei miei 38 dipendenti dalle critiche facili». I fatti risalgono al maggio 2013. Una coppia bresciana di trentenni si reca alla pasticceria Veneto di Iginio Massari e dopo aver assaggiato i dolci si sfoga sulla tastiera dello smartphone: «Se questa è la tua pasta di mandorle allora non sai cosa sia la realtà scriveva il cliente, utilizzando il cellulare della fidanzata, poco soddisfatto dal prodotto acquistato e consumato La crema pasticcera è vomitevole. Sarai pure un pasticciere stellato, ma se vuoi imparare a lavorare devi assaggiare i nostri prodotti del sud Italia».

Tanto era bastato a Massari per denunciare l'ignoto critico. La vicenda è finita in tribunale e a quel post è stata data l'effettiva paternità con delle veloci indagini che hanno portato alla donna, ma poi all'identificazione esatta dell'autore del commento. «Diffamazione aggravata» il reato contestato, ma il procedimento è già pronto per essere chiuso. Il caustico commentatore e Iginio Massari, attraverso i rispettivi avvocati hanno trovato un accordo transattivo del quale, però, hanno preferito non fornire la cifra.

La coppia di «diffamatori» nelle prossime settimane l'accordo sarà reso valido da una sentenza oltre ad aver scritto una lettera di scuse ha risarcito il danno di immagine con una somma di denaro che il pasticciere bresciano ha devoluto alla «Zebra Onlus», associazione del territorio che tra le proprie finalità ha quella di acquistare materiale diagnostico dedicato ai presidi ospedalieri dedicati ai bambini.

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